Drone in volo nei cieli di Parigi: arrestati e poi scarcerati reporter di al Jazeera

Sono stati rilasciati questa mattina due dei tre reporter del servizio giornalistico di al Jazeera che erano stati fermati ieri al Bois de Boulogne a Parigi per aver fatto volare un piccolo drone sul parco della città. A far scattare l’allarme e il sospetto di eventuali terroristici erano stati gli avvistamenti di altri droni, che nei giorni scorsi avevano sorvolato i punti nevralgici della capitale francese. A riferire delle misteriose perlustrazioni dei droni era stato il giornale Le Monde.

In un articolo aveva spiegato che i sorvoli erano avvenuti in diversi momenti, tra mezzanotte e le sei, i droni avvistati erano almeno cinque, di diverse dimensioni e, volando ad un’altezza tra i 100 e i 300 metri, hanno sorvolato l’ambasciata Usa, la Torre Eiffel, les Invalides (che ospita il museo dell’Armeè e la tomba di Napoleone) e Place de la Concorde. Dopo aver effettuato tutte le indagini e le ricerche del caso, la Procura ha rilasciato due dei tre reporter, in quanto il volo del loro drone non è in alcun modo collegato ai voli dei giorni scorsi.

Inoltre una fonte della Procura ha chiarito che uno dei giornalisti dovrà presentarsi la prossima settimana davanti ai giudici per aver violato le norme per la sicurezza del volo. In tutto il territorio francese è obbligatoria l’iscrizione dei piloti di droni in un apposito registro presso la direzione generale dell’aviazione civile. Secondo il regolamento, stilato nel 2014, “il volo su agglomerati urbani o su raduni di persone è permesso solo con l’autorizzazione del prefetto, con il consenso del servizio della difesa e della direzione regionale dell’aviazione civile”, ma in ogni caso durante la notte è proibito il volo. Chi contravviene a questa norma rischia fino a un anno di prigione e 75mila euro di multa.