L’indagine andava avanti da quattro anni ed aveva visto la denuncia di ben 69 persone. Nelle mani delle forse dell’ordine sono finite due tonnellate di droga e beni mobili ed immobili dal valore di due milioni di euro. Secondo quanto affermano gli investigatori del Gico, gli albanesi che gestivano l’organizzazione erano residenti ad Amsterdam e trasportavano le sostanze su tir che poi raggiungevano le basi della Toscana e del varesotto. I centri di stoccaggio e smistamento erano nelle province di Prato, Livorno e Firenze, e da qui la droga veniva passata ai baby-spacciatori al dettaglio. Corrieri e pusher, italiani e albanesi, venivano reclutati in Inghilterra, Italia, Belgio e Olanda, e portavano anche 20 chili di stupefacenti per volta. Per Giuseppe Creazzo, procuratore di Firenze, “l’organizzazione era responsabile di un importante traffico che investiva tutto il continente europeo”.
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