Intensificate le perquisizioni nel carcere di Secondigliano, nella periferia nord di Napoli, dopo il ritrovamento, avvenuto qualche giorno fa, di cinque microtelefoni cellulari addosso a dei detenuti.
I nuovi controlli effettuati ieri hanno consentito di scoprire altri tre dispositivi nella disponibilità di alcuni soggetti detenuti nel reparto di alta sicurezza. “Ci congratuliamo per l'attività costante di controllo e repressione da parte del comando di polizia penitenziaria del carcere di Secondigliano”, commenta Ciro Auricchio, segretario regionale dell'Uspp, l'Unione Sindacati della Polizia Penitenziaria.
Auricchio chiede ancora una volta “il potenziamento degli strumenti atti a intercettare e schermare i telefonini illegittimamente introdotti nel carcere, al fine di contrastare la criminalità organizzata che continua a rimanere in conttato con l'esterno”. L'Uspp, conclude il segretario regionale, “interpellerà il ministro Bonafede al fine di prevedere nel caso specifico una fattispecie di reato che rappresenti il maggiore deterrente per arginare tale fenomeno, sempre più ricorrente nelle carceri”.
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