Categories: Cronaca

Colpo alla ‘ndrangheta. Quaranta arresti tra Lombardia e Veneto

Un blitz della Direzione distrettuale antimafia ha portato all’arresto di 40 presunti affiliati alla ‘ndrangheta che operavano sul territorio della Lombardia. Sono anni che la regione del nord Italia nel mirino della criminalità organizzata calabrese e questa operazione ne è l’ennesima dimostrazione. Per i boss delle ‘ndrine la piazza lombarda è un’occasione ghiotta, specie nei mesi che precedono l’apertura di Expo 2015, un evento che fa circolare soldi e, quindi, attrae la malavita. L’ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal Gip Simone Lucerti. I reati contestati sono diversi: si va dall’associazione mafiosa, all’estorsione sino alla detenzione e al porto abusivo d’armi.

L’inchiesta (denominata “Insubria”) è una costola della più ampia “Infinito” che sta cercando di sradicare le cosche criminali dal nord Italia. Oltre alla Lombardia gli arresti sono avvenuti anche in provincia di Verona e di Caltanissetta. L’operazione è coordinata dai pm Ilda Boccassini, Paolo Storari e Francesca Celle e ha riguardato, in particolare, i clan dei comuni brianzoli di Calolziocorte, di Cermenate e di Fino Mornasco, tutte facenti parte della nuova ‘Ndrangheta del Nord Italia, chiamata “La Lombardia”.

Il blitz è scattato dopo mesi di intercettazioni ambientali, realizzate grazie ad alcune telecamere nascoste posizionate dai carabinieri. Nelle riprese si vede la cerimonia della Santa, il più alto grado di affiliazione alla ‘ndrangheta. “Buon vespero e santa sera ai santisti!  – dice il boss – Giustappunto in questa santa sera, nel silenzio della notte e sotto la luce delle stelle e lo splendore della luna, formo la catena! Nel nome di Garibaldi, Mazzini e La Marmora, con parole d’umiltà formo la santa società …”. In un altro filmati i consociati impugnano una pistola e una pastiglia di cianuro, che servono come monito in caso di “tradimento” o di “grave trascuranza”. “Quanti colpi ha in canna, ne dovete riservare sempre uno!” esclamano i boss, intercettati, altrimenti c’è sempre “una pastiglia di cianuro” oppure “vi buttate dalla montagna”.

Luca La Mantia

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