Braccianti morti: si indaga per caporalato

Caporalato. E' questo il pesante capo di accusa su cui sta indagando la polizia dopo il terribile incidente stradale avvenuto sabato pomeriggio sulla strada provinciale 105, tra Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri, nel quale sono morti quattro braccianti agricoli, tutti migranti extra comuntari. Le vittime, arrivate nelle campagne del foggiano per la raccolta dei pomodori, sono Amadou Balde, di 23 anni, della Guinea; Ceeay Aladje, gambiano, di 20 anni; Moussa Kande, di 27, più un quarto migrante che non è stato identificato. Non avevano documenti di riconoscimento nelle tasche. Tutti e quattro viaggiavano, insieme con altri extracomunitari, in un furgone bianco chiuso che si è schiantato per cause in corso di accertamento contro un tir carico di pomodori. 

Forse una storia di degrado e sfruttamento del lavoro dietro l'incidente stradale. Ora la Polizia sta cercando di stabilire in quale zona fossero andati a lavorare e dove fossero diretti i migranti del furgone, nonché chi fosse la persona alla guida del furgone. E, soprattutto, se avessero regolare contratto di lavoro. Informazioni che potranno fornire i quattro migranti rimasti feriti nello scontro: sono stati ricoverati in ospedale, a Foggia, in condizioni gravi ma stabili e non corrono pericolo di vita. Ferito solo lievemente il guidatore del tir.

Caporalato

“Non bisogna chiudere gli occhi di fronte allo strapotere dei caporali”, denunciano intanto il segretario generale Cgil Puglia e il segretario generale Flai Puglia, Pino Gesmundo e Antonio Gagliardi, che aggiungono: “L'orario medio di questi lavoratori va da 8 a 12 ore al giorno; nessuna tutela e nessun diritto garantito dai contratti e dalla legge; una paga media tra i 20 e i 30 euro al giorno; lavoro a cottimo per un compenso di 3/4 euro per un cassone da 375 kg; un salario inferiore di circa il 50% di quanto previsto dai contratti”. “E i lavoratori sotto caporale – raccontano – devono pagare anche il trasporto, a secondo della distanza, mediamente 5 euro”.