“Body packer” per traffico di coca: 8 arresti

La Guardia di finanza di Torino ha arrestato 8 persone per traffico di stupefacenti. Gli arrestati, provenienti dal nord Europa ma di nazionalità africana, avevano inghiottito ovuli di eroina e cocaina, per un peso complessivo di oltre 10 chili, mettendo così anche a repentaglio la propria vita, nel caso uno degli ovuli si fosse rotto. Nel marzo del 2010 un vicentino di 33 anni perse la vita, a Natal (in Brasile) proprio a causa dello scoppio di un involucro di cocaina nell’intestino. Il gruppo arrestato oggi era composto da sette uomini e da tre ragazze tra i 23 e i 26 anni.

Body packer

l finanzieri li hanno bloccati nei pressi di Avigliana, a bordo di due auto che procedevano dietro un bus di una compagnia low cost, dove era stato nascosto un carico “esca” per eludere i controlli sulle vetture. I cani delle Fiamme gialle, dopo avere individuato un passeggero a bordo del pullman, hanno puntato le due auto, all'interno delle quali viaggiavano nove persone. I dieci “body packer” sono stati accompagnati all'ospedale Molinette di Torino, dove la Tac ha confermato la presenza degli ovuli, successivamente evacuati.

Secondo quanto riportato dalle Fiamme Gialle, l'eroina e la cocaina sequestrata, una volta “tagliata”, avrebbe reso oltre 40-50 chili di sostanza stupefacente – vale a dire all'incirca 50 mila dosi – che avrebbero fruttato più di 1 milione di euro. Come riporta Agi, gli 8 arrestati (per gli altri due è scattata solo la denuncia) sono stati condotti al carcere Lorusso-Cutugno di Torino a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Gli ovuli

Come avviene il contrabbando intracorporeo? La droga, nella maggior parte eroina o cocaina, sigillata in ovuli di lattice, plastica e simili, viene ingerita per bocca o immessa nel retto del corriere. Il problema diventa medico per il rischio di vita causato dalla perdita di impermeabilità dell’involucro all’interno dell’organismo prima della sua eliminazione naturale con conseguente assorbimento massivo di sostanze stupefacenti, tossicità a vari livelli e pericolo di morte di norma per arresto cardiaco.