Attualmente sono tre le persone denunciate per la morte di un bambino di 5 anni, precipitato nel pomeriggio del 9 luglio nella tromba di un’ascensore alla stazione Furio Camillo della metropolitana di Roma. Si tratterebbe di un addetto Atac e di due guardie giurate dell’Italpol che erano in servizio al momento dell’incidente. I tre, dopo il guasto dell’ascensore su cui viaggiava anche il piccolo, hanno tentato attraverso una manovra di emergenza, di liberare i passeggeri.
Le indagini in corso si stanno concentrando sulle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza e per l’occasione l’Atac ha nominato una commissione interna per accertare la dinamica degli eventi. Poco dopo la tragedia, Guido Improta, assessore ai Trasporti del Campidoglio, aveva parlato di “errore umano”. Al momento gli uomini indagati hanno parlano fatalità: “Volevamo solo salvarli”. Davanti la stazione intanto si accumulano i fiori, le lettere, i disegni e quanto portato dai cittadini come segno di lutto per la tragica morte del piccolo Marco.
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