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“Voi non siete emarginati, siete al centro del cuore della Chiesa”

Voi non siete emarginati, siete al centro del cuore della Chiesa“. Così Papa Francesco si è rivolto ai migranti che ha incontrato nella sede della Caritas diocesana di Rabat. “Qualche mese fa si è svolta, qui in Marocco, la Conferenza Intergovernativa di Marrakech che ha ratificato l’adozione del Patto mondiale per una migrazione sicura, ordinata e regolare. 'Il Patto sulle migrazioni costituisce un importante passo avanti per la comunità internazionale che, nell’ambito delle Nazioni Unite, affronta per la prima volta a livello multilaterale il tema in un documento di rilievo' – ha aggiunto il Papa – Questo Patto permette di riconoscere e di prendere coscienza che 'non si tratta solo di migranti', come se le loro vite fossero una realtà estranea o marginale, che non abbia nulla a che fare col resto della società. Come se la loro qualità di persone con diritti restasse 'sospesa' a causa della loro situazione attuale”. Il Pontefice, inoltre, ha riconosciuto che si sono fatti molti e positivi passi in avanti in diversi ambiti ma, ha sottolineato, “non possiamo dimenticare che il progresso dei nostri popoli non si può misurare solo dallo sviluppo tecnologico o economico“. 

Accogliere, proteggere, promuovere e integrare

Papa Francesco, inoltre, ha spiegato di voler offrire quattro verbi – accogliere, proteggere, promuovere e integrare – “affinché coloro che vogliono aiutare a rendere più concreta e reale questa alleanza possano con saggezza coinvolgersi piuttosto che tacere, soccorrere piuttosto che isolare, edificare piuttosto che abbandonare”. “Questi quattro verbi possono aiutare a realizzare alleanze capaci di riscattare spazi in cui accogliere, proteggere, promuovere e integrare. In definitiva, spazi in cui dare dignità“. 

Le sofferenze che segnano il cammino dei migranti

Il Pontefice, proseguendo il suo discorso, ha affermato che la Chiesa riconosce le sofferenze che segnano il cammino dei migranti e ne soffre con loro. La Chiesa, ha continuato il Papa, “desidera stare al vostro fianco per costruire con voi ciò che è il meglio per la vostra vita. Perché ogni uomo ha diritto alla vita, ogni uomo ha il diritto di avere dei sogni e di poter trovare il suo giusto posto nella nostra 'casa comune'. Ogni persona ha diritto al futuro“. Concludendo il suo discorso, Papa Francesco ha voluto ringraziare quanti si sono messi al servizio dei migranti e dei rifugiati del mondo intero, ringraziando particolararmente gli operatori della Caritas di Rabat perché hanno l'onore di “manifestare l'amore misericordioso di Dio a tanti nostri fratelli e sorelle a nome di tutta la Chiesa. Voi sapete bene e sperimentate che per il cristiano 'non si tratta solo di migranti', ma è cristo stesso che bussa alle nostre porte. Il Signore – ha concluso il Pontefice – che durante la sua esistenza terrena visse nella propria carne la sofferenza dell'esilio, benedica ciascuno di voi, vi dia la forza necessaria per non scoraggiarvi e per essere gli uni per gli altri 'porto sicuro' di accoglienza“. 

Manuela Petrini

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