Chiesa Cattolica

In Ucraina per “pregare e sopravvivere”. Aiuto cattolico alle persone sole

Alla fondazione pontificia “Aiuto alla Chiesa che soffre” (Acs) la testimonianza del vescovo cattolico di Kharkiv. “È importante pregare e sopravvivere per aiutare le persone sole“. Il vescovo Pavlo Honcharuk resta con il suo popolo. Acs ha inviato un sussidio di emergenza per la diocesi. Affinché possa far fronte alle necessità quotidiane (gas, luce, acqua, carburante e cibo). E aiutare altre persone. Kharkiv è una delle città ucraine maggiormente colpite. Molti edifici e appartamenti sono stati danneggiati o distrutti. Nella prima settimana di guerra, un missile ha colpito la casa vescovile nella diocesi cattolica romana di Kharkiv-Zaporizhzhia. “Ogni giorno le persone vengono alla ricerca di un modo per abbandonare la città– racconta il presule-. Ci sono sparatorie continue. Le finestre tremano come se i vetri stessero per cadere. Ci siamo abituati a un tale rumore. Ci si sente persino sospettosi quando la situazione è tranquilla. Cioè quando non sappiamo cosa stia succedendo“.

Kharkiv 01/03/2022 – guerra in Ucraina / foto Imago/Image nella foto: guerra ONLY ITALY

Ucraina nel bunker

Prosegue il presule ucraino: “Le persone a Kharkiv sono sedute in bunker e rifugi sotterranei. È davvero pericoloso. Visitiamo regolarmente le persone nella stazione della metropolitana. Dove vivono e dormono sui binari e nelle carrozze. Preghiamo lì insieme ad altri. Cattolici e ortodossi gli uni accanto agli altri. Dall’Ucraina occidentale stiamo ricevendo aiuti umanitari. Medicine, cibo, pannolini e così via. Tutto arriva in piccoli autobus o automobili. Sono poco appariscenti e riescono a cavarsela meglio. I grandi camion non possono attraversare le strade. E i camionisti hanno paura di venire nell’Ucraina orientale. Gli ospedali stanno lavorando. Visitiamo regolarmente i malati. Siamo riusciti a consegnare prodotti sanitari all’ospedale psichiatrico. Dove le persone sono state senza prodotti per l’igiene per diversi giorni. Il direttore ci ha ringraziato con le lacrime agli occhi. Questa è ora la nostra missione. Un problema condiviso è un problema dimezzato. Organizziamo aiuto dove possiamo. Molti sostegni stanno arrivando dall’Ucraina occidentale. E, attraverso il confine polacco, da tutta Europa. Questa è una bella dimostrazione di solidarietà”.

 

Giacomo Galeazzi

Recent Posts

San Amato Ronconi: una vita dedita alla carità evangelica

San Amato Ronconi, terziario francescano, fondatore dell'ospedale dei poveri pellegrini di Saludecio Saludecio (Rimini), 1226…

8 Maggio 2024

Economic Outlook: declino dei paesi che non fanno figli. Allarme Ocse

Senza figli non c'è futuro. NurSind è il principale sindacato infermieristico in Italia. Si tratta della…

8 Maggio 2024

Vicariato-Lumsa: l’etica delle nuove tecnologie

Vicariato di Roma e Università Lumsa riflettono sull'etica delle nuove tecnologie. Si articolerà su due…

8 Maggio 2024

Sorpresa: Borussia Dortmund in finale

Nella notte di Parigi, brilla la stella del Borussia Dortmund che bissa il successo dell’andata,…

7 Maggio 2024

Meloni in Libia: pressing per una cooperazione sui migranti

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata in Libia, per un incontro con le…

7 Maggio 2024

Scozia, premiership a Swinney: è il nuovo primo ministro

La Scozia volta pagina. Dopo le dimissioni lampo del primo ministro, Humza Yousaf, arrivate appena…

7 Maggio 2024