La santità quotidiana, ordinaria. Il martirio, ovvero la testimonianza, di chi da quando si sveglia al mattino a quando va a dormire la sera cerca di vivere coerentemente con il Vangelo. E' forte il richiamo ai contenuti della sua ultima esortazione apostolica, “Gaudete et exultate“, nell'omelia pronunciata questa mattina a S. Marta da Papa Francesco, a commento del Vangelo del giorno, tratto da Matteo, in cui Gesù si rivolge ai suoi seguaci chiamandoli sale e luce del mondo.
Può sembrare “poca cosa” ha detto il S. Padre ma Dio “con poche cose nostre fa dei miracoli, fa delle meraviglie”. A patto di essere umili e di mettersi al servizio di chi ci sta accanto: “Sale per gli altri, luce per gli altri, perché il sale non insaporisce se stesso, sempre al servizio – ha sottolineato il Papa – La luce non illumina se stessa, sempre al servizio. Sale per gli altri. Piccolo sale che aiuta ai pasti, ma piccolo. Al supermercato il sale si vende non a tonnellate, no… In piccoli sacchetti; è sufficiente. E poi, il sale non si vanta di se stesso perché non serve se stesso. Sempre è lì per aiutare gli altri: aiutare a conservare le cose, a insaporire le cose. Semplice testimonianza“.
E poi luce “per la gente”, per “aiutarci nelle ore di buio: Il Signore ci dice così: Tu sei sale, tu sei luce – Ah, vero! Signore è così. Attirerò tanta gente in chiesa e farò… No, così farai che gli altri vedano e glorifichino il Padre. Neppure ti sarà attribuito alcun merito. Noi quando mangiamo non diciamo: Ah, buono il sale!, No!: Buona la pasta, buona la carne, buona… Non diciamo: Buono il sale. Di notte quando andiamo per casa, non diciamo: Buona la luce, no. Ignoriamo la luce, ma viviamo con quella luce che illumina. Questa è una dimensione che fa che noi cristiani siamo anonimi nella vita. Non siamo protagonisti dei nostri meriti” ha affermato ancora il Papa ricordando la necessità di evitare l'atteggiamento presuntuoso del fariseo che ringrazia Dio ritenendosi giusto, e quindi santo. “E una bella preghiera – ha concluso il S. Padre – per tutti noi, alla fine della giornata, sarebbe domandarsi: Sono stato sale oggi? Sono stato luce oggi?. Questa è la santità di tutti i giorni. Che il Signore ci aiuti a capire questo”.
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