La pace è l’altro nome del cristianesimo. Non c’è messaggio cristiano senza pace. “Facciamo nostro l’appello del Santo Padre. E invitiamo le 22 Conferenze Episcopali dell’America Latina e dei Caraibi. Come pure le istituzioni e le organizzazioni ecclesiali del nostro continente. E tutti i nostri fratelli e sorelle di buona volontà. Affinché il 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, vivano una giornata di preghiera e digiuno per la pace”. L’agenzia missionaria vaticana Fides rilancia il messaggio del Consiglio Episcopale Latinoamericano (Celam). I presuli richiamano la “situazione dell’Ucraina”. E le circostanze che minacciano la pace nel mondo. Nonostante “i molteplici sforzi di dialogo a favore della fraternità e dell’amicizia sociale”.
Il Celam si unisce all’appello pontificio ai responsabili politici. E chiede “un esame di coscienza davanti a Dio. Che è il Dio della pace e non della guerra. Che è Padre di tutti, non solo di alcuni. E che ci vuole fratelli e non nemici”. Perciò “si astengano da ogni azione che provochi ancora maggior sofferenza alla popolazione. Destabilizzando la convivenza tra le nazioni. E disattendendo al diritto internazionale”.
“Pace per il mondo” è il titolo del comunicato con l’episcopato risponde all’appello di Papa Francesco. Per la giornata di preghiera e digiuno. I vescovi sottolineano che a soffrire di più in questi conflitti armati è la popolazione civile. Allarme, quindi, per le vittime innocenti delle guerre. “Se questa situazione di violenza continua, molte famiglie saranno nel lutto. E ci sarà una crisi di rifugiati e sfollati di centinaia di migliaia di persone”.
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