Chiesa Cattolica

Papa Francesco: “Tutti siamo peccatori con i conti in rosso”

“Siamo tutti peccatori, tutti, e tutti siamo peccatori con i conti in rosso, e perciò tutti abbiamo bisogno di imparare a perdonare per essere perdonati”. Sono le parole pronunciate da Papa Francesco nel corso dell’udienza generale dedicando la catechesi al vizio dell’ira. 

Le parole di Papa Francesco

“Gli uomini non stanno insieme se non si esercitano anche nell’arte del perdono, per quanto questo sia umanamente possibile. Ciò che contrasta l’ira è la benevolenza, la larghezza di cuore, la mansuetudine, la pazienza”. Lo ha detto il Papa nell’udienza generale dedicando la catechesi al vizio dell’ira. L’ira “è un vizio terribile, si diceva, sta all’origine di guerre e di violenze. Il proemio dell’Iliade descrive ‘l’ira di Achille’, che sarà causa di ‘infiniti lutti'”, ha proseguito Papa Francesco. “Ma non tutto ciò che nasce dall’ira è sbagliato. Gli antichi erano ben consapevoli che in noi sussiste una parte irascibile che non può e non deve essere negata. Le passioni in qualche misura sono inconsapevoli: capitano, sono esperienze della vita. Non siamo responsabili dell’ira nel suo sorgere, ma sempre nel suo sviluppo”, ha sottolineato il Pontefice.

La “santa indignazione”

Il Papa mette in guardia dal vizio dell’ira ma sottolinea che esiste anche una “santa indignazione” specialmente di fronte alle ingiustizie. “Qualche volta è bene che l’ira si sfoghi nella giusta maniera. Se una persona non si arrabbiasse mai – ha detto il Papa nell’udienza generale proseguendo le catechesi sui vizi e le virtù -, se una persona non si indignasse davanti a un’ingiustizia, se davanti all’oppressione di un debole non sentisse fremere qualcosa nelle sue viscere, allora vorrebbe dire che quella persona non è umana, e tantomeno cristiana. Esiste una santa indignazione – ha spiegato  Papa Francesco – che non è l’ira”. Anche Gesù “l’ha conosciuta diverse volte nella sua vita: non ha mai risposto al male con il male, ma nel suo animo ha provato questo sentimento e, nel caso dei mercanti nel Tempio, ha compiuto un’azione forte e profetica, dettata non dall’ira ma dallo zelo per la casa del Signore. Sta a noi, con l’aiuto dello Spirito Santo, trovare la giusta misura delle passioni. A educarle perché si volgano al bene e non al male”, ha concluso Papa Francesco.

Fonte Ansa

redazione

Recent Posts

Il Papa alle detenute della Giudecca: “La reclusione può essere un nuovo inizio”

Un incontro profondo e delicato, a contatto con la sofferenza e la speranza insieme. Papa…

28 Aprile 2024

Santa Giovanna Beretta Molla: il sacrificio per amore della figlia

Santa Gianna Beretta Molla, medico, Magenta (Milano), 4/10/1922- Magenta, 28/04/1962. Riceve a soli 5 anni…

28 Aprile 2024

“Rimanete in me e io in voi” Il commento di mons. Angelo Spina

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 15,1-8 https://www.youtube.com/watch?v=PywZEH2qHOs   In quel tempo, Gesù disse ai suoi…

28 Aprile 2024

Voce dei cattolici toscani. 40° anniversario

40 anni da voce dei cattolici toscani. Il settimanale "Toscana Oggi" ha festeggiato la sua…

28 Aprile 2024

Comuni senza barriere: la sfida dell’uguaglianza

Testimonianza di uguaglianza: l'insegnamento di Francesco all'umanità. "Ogni uomo e ogni donna, in qualsiasi condizione…

28 Aprile 2024

Sicurezza per i lavoratori, un diritto per tutti

Garantire le condizioni di salute nei luoghi di lavoro per prevenire e contrastare l’insorgenza di…

28 Aprile 2024