Chiesa Cattolica

Nicola di Flüe, contadino e politico

Nicola nacque nel piccolo villaggio di Flüe, vicino alla città di Sachsein in Svizzera nel 1417, di origini umili, in una famiglia di contadini. Dal 1440 al 1444 partecipò come capitano dell’esercito alle guerre contro gli Asburgo. In seguito, ricoprì il ruolo di giudice, consigliere e deputato per il cantone di Obwalden alla Dieta Federale, una riunione dei delegati dei cantoni, dove si discutevano e affrontavano problemi di interesse comune.
In un periodo di lotte e contrasti fra i vari Cantoni, i responsabili ricorsero a Nicola, che impetrava da Dio la pace per la sua terra, le diverse istanze trovarono una soluzione e nel 1482 con il Patto di Stans, nasce e si costituisce con la presenza di otto Cantoni, la prima Confederazione Elvetica.

Nicola di Flue, l’eremita

Si sposò con Dorotea Wyss di Schwendi , dalla loro unione nacquero dieci figli, istruito alla mistica da un amico sacerdote Helmo am Grund, nel 1467 si ritirò in solitudine e a vita eremitica, nella vicina valle del Ranft. Qui i suoi compaesani gli costruirono nel 1468, una cella da eremita e una cappella, dove egli visse in continua preghiera e rigoroso digiuno per 19 anni, per la sua vita da anacoreta e lo spirito sempre aperto ai problemi della sua gente e della sua terra fu considerato un santo vivente; e al suo eremo tutti si recavano per chiedere consigli. Egli viene considerato l’uomo della pace e del dialogo. che dice no alla guerra, no alle armi.

Un’intensa visione

Nel suo ritiro, in una data che si può collocare tra il 1474 e il 1478, Nicola ricevette da Dio una visione così intensa da restarne come annientato. Da allora, come confermano alcune testimonianze: “Tutti coloro che lo avvicinavano erano presi da timore. Egli affermava di aver visto una luce che lo aveva trafitto e nella quale si mostrava un volto d’uomo. Di fronte a questa visione aveva pensato che il suo cuore sarebbe scoppiato. Preso da spavento, aveva distolto lo sguardo e si era gettato a terra”.

La preghiera di Nicola

Nicola rivolgeva di frequente questa preghiera: “O mio Signore e mio Dio, allontana da me tutto ciò che mi allontana da te. O mio Signore e mio Dio, elargiscimi tutto ciò che mi porta più vicino a te. O mio Signore e mio Dio, liberami da me stesso e concedimi di possedere soltanto te”. Morì nello stesso luogo dove era nato il 21 marzo 1487 e fu proclamato santo da Papa Pio XII il 15 maro del 1947, divenendo patrono della Svizzera e della stessa Guardia Svizzera che presta servizio nella Città del Vaticano.

Gualtiero Sabatini

Recent Posts

Il numero degli incidenti sul lavoro nei 2024 secondo Inail

Nei primi tre mesi del 2024, le denunce di infortunio sul lavoro all'Inail sono state…

1 Maggio 2024

Il 1 Maggio dei sindacati Cgil-Cisl-Uil a Monfalcone

In tutta Italia sono in corso cortei e manifestazioni per il Primo Maggio. I sindacati…

1 Maggio 2024

I messaggi del Governo per la Festa dei Lavoratori

La politica si unisce per onorare il 1 Maggio, Festa dei Lavoratori. Molti i messaggi…

1 Maggio 2024

Assoturismo: “Per il 1 Maggio prenotate 7 camere su 10”

Per il ponte del Primo Maggio, nonostante il tempo incerto, sono state prenotate in media…

1 Maggio 2024

Papa: “La fede è la virtù che fa il cristiano, la vera nemica è la paura”

"La fede è la virtù che fa il cristiano. Perché essere cristiani non è anzitutto…

1 Maggio 2024

Serbo-bosniaci a Onu: “La risoluzione Srebrenica è un fattore destabilizzante”

Il progetto di risoluzione sul genocidio di Srebrenica è considerato dai serbo-bosniaci un "fattore destabilizzante"…

1 Maggio 2024