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L’Islam lancia l’allarme: un centro commerciale al posto della casa di Maometto alla Mecca

Il luogo dove secondo la tradizione islamica si ritiene che sia nato Maometto nel 570 dopo Cristo potrebbe essere sostituito da centri commerciali di lusso e da un enorme palazzo reale. A lanciare l’allarme è il Gulf Institute di Whashington, secondo il quale circa il 95% degli edifici storici della Mecca sono già stati distrutti per essere rimpiazzati da alberghi, centri commerciali di lusso e appartamenti di lusso. Il progetto di aumentare le dimensioni della Grande Moschea – per ospitare il sempre più crescente numero di fedeli che ogni anno si recano alla Mecca per il pellegrinaggio dell’Hajj – sarebbe iniziato qualche anno fa.

La Mecca è infatti la città santa dell’Islam perchè si ritiene che lì sia nato Maometto e perchè la Kaaba – l’edificio di granito nero, a forma di cubo – si ritiene sia stato costruito da Abramo. “Il luogo di nascita del Profeta è sotto la minaccia imminente di essere dimenticato per sempre sotto il cemento e il marmo – ha avvertito Irfan Alawi – Ora che l’Hajj è finito, sono ripresi i lavori di costruzione. Il palazzo reale, che sarà cinque volte più grande rispetto all’attuale, sarà costruito sul fianco di una montagna e si affaccerà sulla moschea. Da qui a dicembre, la biblioteca e le sale della Casa di Mawlid saranno probabilmente distrutte. E’ inevitabile”. Secondo Alawi – dell’Islamic Heritage Research Foundation – l’ultima demolizione risale alla scorsa settimana: i resti delle colonne ottomane di 500 anni fa sono state distrutte nonostante testimoniassero l’ascesa al cielo del Profeta Maometto.

Ma non tutti vedono la distruzione degli edifici storici, peraltro ritenuti sacri, come una cosa negativa. Recentemente il Gran Mufti dell’Arabia Saudita, Sheikh Abdul Aziz bin Abdullah al-Sheikh, ha sostenuto che “le demolizioni sono necessarie e che la nazione deve ringraziare il governo per i lavori mirati ad aumentare la capienza della Moschea”. In Arabia Saudita è in vigore una versione wahhabita rigorosa dell’Islam: il culto di ogni oggetto o “santo” è vietata e viene considerata “shirq”, cioè idolatra. Ma a prescindere da questa regola del culto, sarà veramente necessario un palazzo reale di dimensioni cinque volte più grandi di quello già esistente, considerato che le sue fondamenta andranno a ricoprire e quindi distruggere una biblioteca e le sale della Casa di Mawlid (la casa di Maometto)?

Manuela Petrini

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