Apprezzamento per l'opera svolta da questo movimento a difesa e promozione della vita umana”. E' quello espresso da Papa Francesco nel telegramma inviato a nome del S. Padre dal segretario di Stato cardinale Parolin al presidente del Movimento per la Vita Gian Luigi Gigli in occasione del 37° convegno nazionale dei Centri di aiuto alla vita, iniziato ieri a Milano. Il Papa “auspica che i lavori congressuali possano favorire l'adesione ai valori della vita umana e l'accoglienza di tale incommensurabile dono divino in tutta la sua affascinante ricchezza”.
Il tema scelto per l'evento che richiama volontari da tutta Italia è “I Centri di aiuto alla vita, vivai di nuovo umanesimo – Pensieri e azioni oltre la corrente”. Nel suo intervento, il presidente Gigli ha sottolineato come occorra oggi “un nuovo umanesimo che non viva di denuncia sterile e di rimpianto del mondo perduto, ma che incominci qui ed ora, nel presente della storia, grazie a donne e uomini capaci, dove la disumanità avanza, a testimoniare ricostruendo l'umano, a generare pensieri e azioni oltre la corrente”.
Anche il presidente della Cei, cardinale Bassetti, ha inviato un messaggio in cui afferma che “la Vita, come scritto nella vostra sigla, è di per sé maiuscola, dono che ci trascende, ma necessita costantemente sia di supporti materiali immediati, come ci insegna l'esperienza ormai lunga, sia di percorsi pedagogici a monte, capaci di entrare nelle esistenze e nelle coscienze, verso un impegno di accoglienza sempre più condiviso. E' il magistero che non si stanca di ribadire Papa Francesco, mostrando con incisive frasi e con i fatti quanto sia bello, e in ultima analisi anche conveniente, superare i confini dell'egoismo per aprirsi alla Vita per intero”. Il porporato esprime “il vivo augurio che il Movimento corrisponda sempre meglio e sempre più estesamente alla sua vocazione, con persone preparate e strutture idonee, venendo incontro alle tante e diverse situazioni che richiedono aiuto e sostegno”.
Ad aprile è stato pubblicato l'ultimo dossier sull'attività dei Cav nel 2016. I numeri parlano da soli: sono 349 i Centri di aiuto alla vita operanti in Italia, aumentati del 49% negli ultimi 20 anni. Da quando il primo venne aperto a Firenze nel 1975 sono oltre 151.000 i bambini nati grazie all'aiuto e al sostegno dei volontari alle mamme. Solo lo scorso anno sono state assistite 13.000 gestanti e sono venuti alla luce oltre 8.000 bambini. Cifre peraltro in difetto perché non tutti i Cav trasmettono i dati della loro attività. A quest'opera si aggiungono anche la gestione di 40 case di accoglienza e il progetto Gemma, un servizio per l’adozione temporanea a distanza di madri in difficoltà tentate di abortire. Attraverso questo servizio e con un contributo minimo mensile di 160 euro, si può adottare per 18 mesi una mamma ed aiutare così il suo bambino. Dal 1994, anno in cui è nato Progetto Gemma, al 31 dicembre 2016 sono state “adottate” circa 22.000 mamme.
Prosegue da 797 giorni la guerra tra Russia e Ucraina. Alcune esplosioni sono avvenute in…
Le vittime delle alluvioni e inondazioni in Kenya aumentano, con il numero di morti per…
E' bagarre tra Filippine e Cina sui confini marittimi nel conteso specchio di mare noto…
Ogni giorno più di 50 bambini e ragazzi scompaiono dai centri di accoglienza per minori…
Prima il vertice europeo con i sindacati, poi il Consiglio dei ministri con le misure…
Beato Benedetto da Urbino, sacerdote cappuccino Urbino, 13/09/1560-Fossombrone (Pesaro e Urbino), 30/04/1625 Marco Passionei proviene…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni