Chiesa Cattolica

La carità non ha colore. Una testimonianza sempre attuale

La carità non si presta a catalogazioni. Non è né di destra né di sinistra. Un’illuminante testimonianza in tal senso è stata resa dall’infaticabile apostolo della carità, don Oreste Benzi. Un quotidiano aveva pubblicato un articolo in cui si proponeva una catalogazione politica di vari sacerdoti. “Alcuni a destra, altri sinistra, altri come non appartenenti ad un partito ma divisi tra progressisti e conservatori. Io sono stato collocato tra i conservatori – scrive il fondatore della Comunità Giovanni XXIII-. Dentro di me è esploso un sentimento di totale rifiuto di queste catalogazioni. Io non appartengo alla sinistra né alla destra, non mi sento conservatore né progressista! Io mi sento dalla parte dell’uomo così come ce lo ha rivelato Cristo, quel Cristo che proprio per questa rivelazione è stato crocifisso”. E aggiunse: “Sono dalla parte dei carcerati. Molti dei quali potrebbero beneficiare delle misure alternative e attuare una vera riabilitazione. E invece restano rinchiusi in strutture costose e dannose. Sono dalla parte dei bambini che hanno bisogno di un papà e una mamma. E invece vengono collocati in comunità che di ‘famigliare’ hanno solo il nome, ma sono in realtà dei mini istituti”. Parole quanto mai attuali.

Carità senza colore

“Io lotto per il diritto dei giovani a non drogarsi e a partecipare attivamente alla costruzione di una nuova società. Io corro a difendere i bambini che vengono massacrati nel seno materno, mentre potrebbero essere tutti salvati assieme alle loro madri- proseguiva don Benzi nella lettera scritta al quotidiano-. Io lotto per la liberazione delle decine di migliaia di ragazze e donne schiavizzate per soddisfare gli istinti genitali dei maschi italiani (di destra, di sinistra e di centro). Io lotto perché gli anziani siano riconosciuti come soggetti attivi di storia. E nessuno di loro venga lasciato morire da solo in un ricovero, abbandonato anche se ben curato. Io sto dalla parte delle vittime di ogni guerra, perché la guerra non è mai giusta. Io sto dalla parte dei disoccupati, degli sfrattati, dei senza dimora”. E precisò: ” L’uomo in qualsiasi situazione e condizione viva, ha una dignità intrinseca al suo essere che gli viene da Dio. Io lotto perché questa dignità venga rispettata, assieme ai miei fratelli della Comunità Papa Giovanni XXIII e a tutti coloro che condividono questa missione, siano essi di destra, di centro o di sinistra. Oggi ci troviamo di fronte a troppi casi di prostituzione politica. Finché sarò su questa terra non mi piegherò mai di fronte alle contrattazioni fatte sopra la testa della povera gente”.

Giacomo Galeazzi

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