IRAN, ROUHANI: “LA POLIZIA DEVE SOLO METTERE IN PRATICA L’ISLAM, NON INTERPRETARLO”

“La pubblica sicurezza ha il diritto e il dovere di rispettare e far rispettare la legge. Non ha invece alcun titolo per interpretare l’islam o costringere la popolazione a fare lo stesso”. Sono le dichiarazioni del presidente iraniano Hassan Rouhani, durante un discorso pubblico tenuto davanti agli insegnanti di Teheran. Il leader politico viene considerato un moderato, e dalla sua elezione nel 2013, ha portato avanti una campagna per alleggerire la pressione religiosa sulla società.

Inoltre si è prodigato per riallacciare i rapporti con la comunità internazionale e sotto la sua presidenza si è arrivati ad un accordo sul nucleare che ha anche permesso di interrompere anni di isolamento e sanzioni contro la Repubblica islamica.

Anche la scorsa settimana, parlando con i suoi comandanti, il presidente iraniano aveva ribadito che “la polizia deve soltanto mettere in pratica e far rispettare la legge, non interpretarla”. Dure critiche erano arrivate da alcuni parlamentari conservatori, dall’Assemblea degli esperti, il più importante organismo religioso del Paese, e dall’ayatollah Mohammad Yazdi che lo ha attaccato affermando che “il governo è tenuto a mettere in pratica le leggi dell’Islam, e non può dire di no”. D

“Se dessimo alla polizia l’impressione di poter interpretare l’islam, ci sarebbe il caos. Gli insegnanti delle scuole, delle università e ovviamente dei seminari religiosi hanno la missione di comprendere meglio degli altri e spiegare la religione – ha detto Rouhani agli insegnanti – Siete voi che avete la responsabilità di insegnare e spiegare l’Islam. Ma non possiamo dire a chiunque che ha gli stessi diritti”.