In Nepal è il Maha Shivaratri, la grande notte del dio Shiva

Gli induisti di tutto il mondo festeggiano il “Maha Shivaratri”, la giornata dedicata all’adorazione del dio Shiva durante la quale rendono onore alla divinità che, insieme a Vishnu e Brahma, forma la Trinità. Le celebrazioni più importanti si sono svolte al tempio Doleshwor di Kathmandu, in Nepal, dove migliaia di devoti sono giunti per offrire le loro preghiere e suppliche, canti, danze sacre e momenti di purificazione: il rito inoltre prevede che si fumi il “Bhang”, un preparato di foglie e fiori della cannabis. Insieme ai devoti, fra loro ci sono moltissimi “sadu”, santoni che vivono di elemosina e si dedicano alla meditazione: questi chiamati anche “uomini cenere”, a migliaia, con le loro vesti arancioni e i visi dipinti con colori di ogni genere sono l’elemento più originale, suonano e fumano cannabis scambiandosi i chilum.

La festività cade nella 14° notte di luna nuova del mese lunare di febbraio-marzo, chiamato Phalgun. In India, nel giorno precedente la festa, ogni persona osserva il digiuno e la notte si veglia in preghiera adorando il simbolo fallico del dio Shiva, chiamato Lingam, che ogni tre ore viene bagnato con urina, sterco, latte, burro e latte acido che sono le cinque sacre offerte delle vacche: solamente così il dio rimetterà i peccati ai peccatori. Durante le celebrazioni del Maha Shivatri i guru recitano preghiere e mantra sgranando i loro rosari mentre i discepoli preparano il cibo preferito di Shiva chiamato “Bhang”. Questo preparato ottenuto da foglie e fiori di cannabis viene distribuito gratuitamente ai fedeli all’ingresso dei templi. Durante la festa di Shiva poi le donne pregano affinché sia donata la longevità al loro marito mentre quelle nubili invocano la protezione per trovarne uno buono come lo stesso dio. L’induismo è tra le principali religioni del mondo, con circa un miliardo di fedeli, di cui circa 830 milioni in India.