Un giorno di preghiera per l’India, da celebrare il prossimo 16 ottobre. È l’iniziativa lanciata dal card. Baselios Cleemis, presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci). Il porporato ha inviato una lettera in cui invita tutti i vescovi, sacerdoti, religiosi e laici cattolici del Paese ad unirsi in preghiera “per il nostro amato Paese, giustizia, pace, prosperità, benessere, armonia e unità” in un momento in cui il Paese sta affrontando “sfide straordinarie“.
Il mese di ottobre, sottolinea il presidente, è pieno di festività per tutte le comunità religiose indiane. Lo scorso 2 ottobre tutta la popolazione ha festeggiato l’anniversario di nascita del Mahatma Gandhi. Il 4 ottobre i cattolici hanno celebrato la festa di san Francesco di Assisi, “messaggero di pace e armonia”. L’11 ottobre è la volta dei “nostri fratelli indù, che celebreranno il Vijaya Dashami, cioè la vittoria del bene sul male”. Il giorno successivo i “fratelli musulmani onoreranno il Muharram [il primo mese del calendario islamico], che rappresenta per la loro fede una ricorrenza speciale”. Il 20 ottobre “i nostri fratelli sikh ricorderanno la nascita del Guru Granth”, mentre il 30 ottobre “i cieli di tutto il Paese saranno illuminati dal Deepavali, il festival delle luci, che ci ricorda la vittoria della luce sulle tenebre”.
Per tali motivi, a nome di tutta la Cbci, il Card. Cleemis invita “uomini e donne di buona volontà ad unirsi. Possa ogni luogo di culto risuonare di preghiere per la nostra amata nazione”. A tal fine, il porporato chiede di organizzare il 16 ottobre liturgie e momenti di raccoglimento in tutte le diocesi.
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