Una famiglia aperta a tutti coloro che vogliano impegnarsi per il bene comune a partire dai vostri principi”. È attraverso l'immagine della famiglia che il Santo Padre Francesco identifica l'Associazione nazionale della Polizia di Stato, i cui rappresentanti sono stati ricevuti in udienza nell'Aula Paolo VI: “È molto significativo che della vostra Associazione possano far parte anche comuni cittadini che, pur non essendo né essendo stati membri della Polizia, ne assumono i valori e l’impegno. Costituite così come una grande famiglia… una famiglia che vorrebbe coinvolgere e accogliere ogni cittadino, per diffondere una cultura della legalità, del rispetto e della sicurezza”.
E proseguendo sulla linea dei principi familiari, Papa Francesco ha spiegato che “senza questi fondamenti, nessun contesto sociale può conseguire il bene comune, ma diventerà presto o tardi un groviglio di interessi personali, slegati l’uno dall’altro, anzi contrapposti. Il bene di una società, infatti, non è dato dal benessere della maggioranza, o dal rispetto dei diritti di 'quasi tutti'”. Piuttosto, “esso è dato dal bene della collettività quale insieme di persone, così che, finché qualcuno soffre, 'tutte le membra soffrono con lui'”. Il Santo Padre ricorda l'importanza della legalità e della sicurezza poiché, quando tali principi vengono a mancare, “sempre sono i più deboli i primi a essere danneggiati, perché hanno meno mezzi per difendersi e provvedere a sé stessi. Ogni ingiustizia infatti colpisce anzitutto i più poveri, e tutti coloro che in vario modo possono dirsi 'ultimi'”, laddove ultimi significa “coloro che lasciano la loro terra a causa della guerra e della miseria, e devono ripartire da zero in un contesto del tutto nuovo… coloro che hanno perso la casa e il lavoro, e faticano a mantenere la loro famiglia… che vivono emarginati e ammalati, o sono vittime di ingiustizie e soprusi”.
Ed è proprio agli ultimi che le Forze di Polizia “si fanno prossime” nel momento in cui cercano di “prevenire il crimine”, adoperandosi “nel contrasto al bullismo e alle truffe; quando mettete a disposizione il vostro tempo e le vostre energie nella formazione dei giovani e nella vigilanza presso le scuole, nella tutela del territorio e del patrimonio artistico; nell’organizzazione di convegni e nella formazione a una cittadinanza più attiva e consapevole”. Tanti ambiti raggiunti, tali da essere motivo di speranza e soddisfazione non solo “per l’attenzione a un singolo aspetto del vivere civile, ma per la sollecitudine per le persone, che raggiungete in ogni situazione di bisogno o nelle insidie in cui possano trovarsi, come fa un buon genitore”. Un impegno costante di condivisione e solidarietà “che rappresenta la sintesi dei vostri stessi ideali”.
Ai rappresentanti della Polizia, Papa Francesco, capaci in ogni circostanza di opporsi “a tutto ciò che ferisce e distrugge l'uomo”, ha ricordato come “l’immissione dei valori della solidarietà e della pace, che trovano nella Persona e nel messaggio di Gesù il loro vertice, siano stati capaci, e lo siano ancora oggi, di rinnovare le relazioni interpersonali e sociali. E' proprio ciò che auspichiamo per il nostro tempo, sapendo che quando mettiamo in pratica la carità, essa cambia il mondo e la storia, anche se non ci accorgiamo subito dei suoi effetti”.
Sembrerebbe di vedere uno spiraglio di luce in fondo a quel tunnel fatto di violenze…
Il guanto della sfida è pronto per essere lanciato: OpenAi, infatti, ha intenzione di spodestare…
Con il 43% dei voti, contro il 33% della rivale Susan Hall, Sadiq Khan viene…
Il sud del Brasile è flagellato da un'ondata di maltempo senza precedenti. Da circa una…
Riportiamo in forma integrale l'intervista di Andrea Tornielli a padre Franesco Patton, Custode di Terra…
Prederà il via a Milano il primo corso per assistenti pedonali. L'appuntamento in aula è…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni