Un vero e proprio fiume di fedeli si è riversato nella Cattedrale di Cristo Salvatore, a Mosca, per venerare la reliquia di San Nicola. La lunghezza della fila – ha comunicato padre Alexander Volkov, capo ufficio stampa del patriarcato – ha raggiunto nei giorni scorsi i tre chilometri e i tempi di attesa si aggirano intorno alle nove ore.
Dopo poco più di due settimane, già mezzo milione di russi ha visitato la reliquia. La media di persone che quotidianamente sta entrando nella Cattedrale per vedere la reliquia è tra le diciottomila e le quarantottomila persone. I resti di San Nicola, partiti da Bari il 21 maggio a bordo di un aereo con a bordo le delegazioni cattolica e ortodossa russa, rimarranno esposti nella Cattedrale di Cristo Salvatore fino al 12 luglio, quando saranno trasferiti a San Pietroburgo, nella lavra Aleksandr Nevskij, dove resteranno fino al 28 luglio.
Si tratta della prima volta in novecentotrenta anni che la reliquia di San Nicola di Myra lascia Bari, di cui il Santo è patrono. La città pugliese ospita e custodisce le sue reliquie dal 9 maggio del 1087, trafugate da alcuni marinai baresi dalla chiesa della città turca di Myra, che le custodiva da oltre 750 anni.
Al suo arrivo a Mosca, il reliquiario contenente un frammento di 13 centimetri di una costola sinistra è stato baciato dal presidente russo Vladimir Putin. Il capo del Cremlino ha ringraziato Papa Francesco e la Santa Sede per la decisione presa di trasferire le reliquie su richiesta del Patriarca russo-ortodosso Kirill.
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