Chiesa Cattolica

San Giovanni Paolo II, la preghiera in processione e “nello spirito”

In preghiera nel nome di San Giovanni Paolo II. Giovedì sera la solenne liturgia di ringraziamento sarà ufficiata dal presidente dei vescovi polacchi. Monsignor Stanisław Gądecki. Al santuario della Madonna di Fatima a Polanica Zdrój. A conclusione della celebrazione, i fedeli reciteranno la preghiera del rosario. Che poi, per tutta la notte, confluirà nell’iniziativa “Rosario in cammino”. Un tragitto di 33 chilometri. Ogni chilometro per un anno della vita di Gesù. Lungo il quale i pellegrini si fermeranno in preghiera nelle chiese della Valle di Kłodzko. “Ringraziando il Signore per ogni grazia ricevuta. E supplicando la Madonna per il più prezioso dono della fede”, spiega al Sir l’organizzatore dell’evento. Padre Zdzisław Świniarski. Custode del santuario a Polanica Zdrój. I fedeli impossibilitati a partecipare alla preghiera di persona possono aderire alla preghiera “nello spirito”. Rimanendo a casa.

Il carisma di San Giovanni Paolo II

“Oggi guardiamo l’attentato a Giovanni Paolo II alla luce dell’intero pontificato”. Ricordando quell’evento che “nessuno poteva immaginare”, spiega il cardinale Stanisław Dziwisz. Già segretario particolare di Papa Wojtyla. Presente in piazza San Pietro quel mercoledì 13 maggio di quarant’anni fa. Il più stretto fra i collaboratori del Papa polacco racconta quegli istanti. L’attentato gli “rimane impresso davanti agli occhi. Come se fosse stato ieri”. E tutt’ora “ha nelle orecchie gli spari. Il rumore vibrante delle ali delle centinaia di piccioni alzatisi in volo per lo spavento. E le grida di disperazione di migliaia di persone che assistevano all’udienza generale”.

Momenti commemorativi

Il presule ha anche sottolineato che Karol Wojtyla “non temeva di misurarsi con ideologie. E con sistemi che provocarono molte sofferenze alle persone. E a intere nazioni”. La Provvidenza “aveva salvato la vita di un Papa ancora necessario alla Chiesa. E al mondo. Per attraversare il Mar Rosso del comunismo. E riconquistare la libertà e la sovranità nazionale”. Sono previsti in Polonia numerosi momenti commemorativi. In occasione del 40° anniversario dell’attentato a Giovanni Paolo II. Perpetrato per motivi tutt’ora non del tutto chiariti da Mehmet Ali Agca. Terrorista turco appartenente all’organizzazione nazionalista dei Lupi Grigi. E oggi, dopo aver scontato la pena, libero in Turchia.

Gianluca Franco

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