Sos “fosse comuni” in Paraguay per l’emergenza Covid. Da giorni, riferisce Fides, la situazione in Paraguay è molto critica. Non ci sono più posti nei reparti di terapia intensiva. Sia nel settore pubblica. Sia nel privato. Da qui la proposta di collaborazione dei vescovi contro la crisi Covid.
Pablo Lemir, principale medico forense del ministero della Sanità, afferma che il Paraguay forse dovrà usare i cosìddetti “cimiteri umanitari”. Che non sono altro che le fosse comuni. Ciò dinanzi alla enorme quantità di morti per Covid. A questa grave situazione di crisi si aggiunge che i vaccini destinati al Paraguay ancora non arrivano.
Sono i vescovi a formulare una proposta per risolvere parte della crisi: “Un tavolo di dialogo per reindirizzare la guida del nostro Paese”. La Conferenza episcopale paraguaiana (Cep) invitano il presidente della Repubblica ad “essere in costante ascolto della gente“. Non sarà l’episcopato a guidare l’eventuale tavolo. “Noi non siamo giudici- spiegano i vescovi del paese sudamericano visitato da papa Francesco -. Ma potremmo essere presenti. Accompagnando tutti. Il governo. Il popolo. Tutta la cittadinanza”.
Il messaggio è firmato dal presidente della Conferenza episcopale paraguaiana (Cep). A rivolgersi alle istituzioni e ai cittadini è monsignor Adalberto Martínez Flores. Il vescovo di Villarica chiama a “praticare le buone opere”. In favore della popolazione. Per proteggerla dal contagio del Covid-19. La pandemia sta colpendo duramente il Paese in questa seconda ondata.
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