Chiesa Cattolica

Chiesa ambrosiana: le spoglie del copatrono dell’arcidiocesi

Letteralmente la preghiera è la missione della Chiesa. “La legge della preghiera è la legge del credere. Oppure potremmo parafrasare il contenuto e il modo del pregare è il contenuto e il modo del credere– spiega don Simone Zocca– Da una breve ricerca l’espressione sembra attribuibile a Prospero d’Aquitania, che visse tra il 390 e il 430 circa, in un suo scritto contro il Pelagianesimo. L’espressione è diventata un vero e proprio principio teologico. Ed è ripresa dal catechismo della Chiesa cattolica al numero 1124. Nel quale si esplicita che la legge della preghiera è la legge della fede. La Chiesa crede come prega”.

Chiesa simbolo

Riapre dopo i lavori di restauro nel Duomo di Milano lo scurolo di San Carlo Borromeo. Cioè il luogo scuro, accanto alla cripta, in cui sono conservate le spoglie del copatrono dell’arcidiocesi di Milano. In realtà questo luogo al riparo dalla luce era tutt’altro che scuro. Grazie ai preziosi argenti e tessuti ricamati che lo arricchiscono. Ma che negli anni si sono ossidati e danneggiati. Per questo nel 2020 sono iniziati i lavori di ripristino. Dopo il pontificale di San Carlo, il 4 novembre, l’arcivescovo Mario Delpini visiterà lo spazio. Che invece sarà aperto al pubblico a partire dall’11 novembre. Progettata da Francesco Maria Richini nel 1606 la cappella sotterranea si trova accanto alla cripta. E fu commissionata da Federico Borromeo. Le pareti inferiori sono ricoperte di marmo. Quelle superiori di pannelli ricamati in tessuti preziosi dell’800. E poi rimaneggiati nel ‘900. La decorazione della lamina d’argento è stata voluta con una delibera del 1619. Realizzata in oltre 50 anni. Finanziata dalla Veneranda Fabbrica. Per merito del conte Borromeo. Degli orefici milanesi. Del cardinale Litta (arcivescovo di Milano dal 1652 al 1679). E di tanti cittadini che fecero una donazione.

Scurolo

E’ invece dono di Filippo IV di Spagna l’urna in cristallo e argento, progettata dal Cerano, che custodisce il corpo di san Carlo. Mentre la maschera in argento sul volto del Santo è stata voluta dal cardinale Giovanni Maria Montini. Che guidò la diocesi di Milano dal 1954 al 1963 per poi diventare papa Paolo VI. In contemporanea ai restauri, è stata anche allestita una nuova illuminazione dello scurolo. Che è, come ha spiegato l’arciprete del Duomo monsignor Gianantonio Borgonovo, “uno degli spazi più nascosti e preziosi del Duomo di Milano”. Appunto “lo Scurolo di san Carlo”. I fedeli potranno accedere liberamente dalle 8 alle 10 dal lunedì al sabato. L’accesso turistico, invece, sarà dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17. E il sabato dalle 10 alle 16 al costo di 3 euro. Da aggiungere al biglietto per la visita turistica al Duomo.
Giacomo Galeazzi

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