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A Gualdo Tadino inaugurato il primo presepe emozionale

Quasi ottocento anni sono trascorsi da quando san Francesco d’Assisi realizzò, in quel di Greccio, il primo presepe vivente della storia, dando origine a una delle nostre tradizioni più care. Eppure, indenne ai segni del tempo, la tipica rappresentazione della nascita di Gesù non cessa di stupire, affascinare e coinvolgere, in modi sempre diversi. Per questo l’inaugurazione del primo presepe emozionale (presenziata dall’attrice Valeria Fabrizi), realizzato a Gualdo Tadino, in provincia di Perugia, è stata preceduta da una fervida attesa. L’opera natalizia, estremamente affascinante e “a misura di bambino”, consentirà non solo di ammirare un’ambientazione della natività unica, interamente realizzata in legno e (soprattutto) cartone, ma addirittura di viverla dall’interno.

E’ proprio in questo senso che la collaborazione tra i Frati francescani cappuccini e il comune della città umbra ha orientato la costruzione di questo speciale allestimento: consentire ai bambini (e agli adulti) di entrare pienamente (e liberamente) nella scena, così da rendersi a loro volta protagonisti. Per i piccoli visitatori, inoltre, è prevista la consegna di un particolare poncho, contestualizzato all’ambientazione scenografica. Sarà proprio questo aspetto, infatti, a costituire una delle principali peculiarità del presepe: all’interno della navata centrale della Chiesa monumentale di San Francesco, occupata quasi per intero (200 mq), albergherà la riproduzione di un tipico borgo medievale dell’Umbria, fedelmente ispirato all’epoca nella quale i passi di Francesco d’Assisi risuonarono per le strade della regione, e all’interno del quale sarà possibile percorrere le vie, visitare le botteghe e curiosare qua e là nei vari ambienti. 

Una scena senz’altro particolare, portatrice, per l’appunto, di una forte carica emozionale, amplificata da caratteristiche riproduzioni sonore della vita quotidiana del borgo. Dallo scalpellare del maniscalco, al rumore del ferro battuto sull’incudine nella bottega del fabbro, passando per lo scoppiettio del fuoco nei camini fino al ragliare dell’asino impegnato nella macina del grano: ognuno di questi suoni giocherà un ruolo fondamentale nella creazione dell’atmosfera tipica della natività, adeguandosi alla scena e rendendola ancor più realistica e coinvolgente.

La stessa città di Gualdo, in un certo senso, indosserà un abito speciale: lungo le strade che, dall’ingresso del centro abitato, conducono al portale della chiesa, verranno posti dei personaggi che, di fatto, indicheranno la direzione da prendere. L’abbigliamento di tali figure andrà via via variando, partendo dalla contemporaneità e regredendo via via nelle epoche storiche, fino alla nascita di Gesù. Un’ulteriore testimonianza di quella magia che accompagna, da secoli, il presepe e le sue innumerevoli versioni.

 

 

redazione

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