Il timore di chi viaggia abitualmente in aereo è che il bagaglio non segua il passeggero, da qui la pratica generalizzata di portare con sé l’essenziale. Gli aeroporti italiani sono saliti spesso agli onori della cronaca per ritardi e disservizi, ma questa volta è successo oltreoceano e ci sono voluti ben vent’anni perché una valigia giungesse a destinazione. Maria Dellos é una signora americana, dell’Arizona per l’esattezza, che nel 1994 aveva sporto denuncia alle autorità aeroportuali in quanto le era sparita proprio una valigia contenente materiale d’arte, alla quale non era stato dato più seguito. Immaginiamo quindi il suo stupore nel ricevere la telefonata da parte di un agente della TSA (Transportation Security Administration), l’organo che negli USA è responsabile per la sicurezza del trasporto aereo, che le comunicava appunto il ritrovamento tra gli oggetti smarriti della valigia in questione durante la riorganizzazione dell’aeroporto di Tucson, accompagnata da una nota scritta a mano risalente proprio a venti anni prima. É proprio il caso di dire che “tutto é bene quel che finisce bene” prima o poi.
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