Un centro commerciale israeliano ha proibito l’accesso ai propri locali a tre ragazzi arabi. In realtà i tre sono di origini palestinesi, esattamente sono della Cisgiordania. I giovani si erano recati presso il complesso delle Azrieli Towers, uno dei più noti di Tel Aviv, ma le guardie poste all’esterno hanno impedito che accedessero alla struttura. La notizia è stata riportata da Haaretz che ha riportato alcune dichiarazioni dei responsabili del centro commerciale, i quali hanno affermato che “la vigilanza posta all’ingresso ha agito nel rispetto della legge vigente” nel proibire l’entrata ai ragazzi. La direzione del complesso commerciale ha sottolineato che i tre fossero di origini palestinesi, più precisamente della Cisgiordania.
Inoltre hanno tenuto a precisare che la legge prevede l’ingresso solo per motivi specifici ed è necessario un permesso, ma quello in loro possesso era solo per lavoro e hanno aggiunto che le guardie “sono responsabili della protezione dei clienti”. Inutile dire che la scena, ripresa dagli smartphone di alcuni clienti, è subito diventato virale in rete ed è rimbalzato su tutti i social network. Uno dei post è stato commentato anche dall’avvocato Shahda Ibn Bari, un attivista dei diritti dei Beduini del Negev, il quale ha bollato l’episodio come una manifestazione di “razzismo”.
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