Condizionati dalle scene dei polizieschi che ogni giorno passano in tv, ci si aspetta che le forze dell’ordine, dopo aver arrestato assassini pluriomicidi, mettano immediatamente dietro le sbarre il killer, senza intraprendere una qualsiasi relazione. Ma in Turchia, nella provincia di Smirne, un arresto ha alzato numerose polemiche sul comando locale della polizia.
Infatti, due poliziotti turchi sono stati sospesi dopo essere stati messi sotto inchiesta per aver scattato un selfie con un serial killer, reo confesso, arrestato nei giorni scorsi nella sulla costa egea del Paese. Atalay Filiz, questo il nome dell’assasino, ha confessato di aver ucciso tre persone. A scatenare rabbia e indignazione le foto e i video postate dagli uomini della squadra omicidi che si complimentavano con il presunto killer per essere sfuggito alla cattura per ben tre anni. Una rabbia montata dalla notizia che anche il capo della squadra omicidi aveva scattato un selfie con il killer nell’auto della polizia e che ha portato alla sospensione del servizio decretata nei confronti degli agenti.
Santa Caterina da Siena, terziaria domenicana, dottore della Chiesa, compatrona d'Italia e d'Europa. Siena, 25/03/1347-Roma,…
Italia-Somalia: la rotta della solidarietà. In risposta alla recente epidemia di colera in Somalia, le…
Il programma di governo di papa Francesco è il Vangelo. Inutile inseguire il progetto del…
Il Terzo Settore, in Italia, indica l’insieme degli enti privati che, senza scopo di lucro,…
Papa Francesco la chiama “cultura dello scarto” e avverte che non c’è inclusione senza fraternità.…
Zahr non può procurarsi i farmaci né continuare le terapie mediche necessarie per i suoi…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni