Scritta shock a Milano: “Covid ammazza gli sbirri, dai”

Segretario Generale Fsp Mazzetti: "Il primo nostro pensiero va a chi, tragicamente, piange già tanti, troppi morti". L'assessore De Corato: "Scritta vergognosa, odiosa". Il sindacato di polizia: "Risposta forte"

La scritta contro la Polizia di Stato

Non c’è limite all’indecenza, neppure in tempi duri come questo che stiamo vivendo a causa del coronavirus. In un momento così tragico per l’intera Lombardia – con quasi mille vittime a causa dell’epidemia – a Milano, su un muro in zona Corvetto, nelle scorse ore è apparsa una vergognosa scritta contro le donne e gli uomini della polizia di Stato. Sulla facciata di un palazzo qualcuno ha scritto “Covid: ammazza gli sbirri, dai” con una bomboletta spray nera, senza lasciare firme né simboli. L’ignobile immagine, resa ancor più insopportabile dal fatto che le forze dell’ordine sono in prima linea tutti nella guerra contro la pandemia, in poche ore ha fatto il giro dei social suscitando sconcerto e rabbia. “La madre dei cretini è sempre incinta” è il commento della pagina Facebook “Noi poliziotti per sempre”, tra le prime a pubblicare la foto.

I commenti

“A Milano campeggia su un muro l’augurio che il covid ammazzi ‘gli sbirri’. Il primo nostro pensiero va a chi, tragicamente, piange già tanti, troppi morti: tra la cittadinanza in conseguenza del virus, e sempre in conseguenza dell’adempimento del dovere”: così Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato. “Il secondo pensiero – prosegue Mazzetti – è che non c’è odio che, purtroppo, riesca più a scandalizzarci. Siamo abituati a confrontarci con il peggio della società ogni giorno, con pericoli, orrori, insensatezze di ogni genere, con ogni stortura e ogni possibile debolezza che si traduce nel più vile dei comportamenti, e cioè l’aggressione agli altri. Quindi leggere scritte così oscene contro i poliziotti al tempo del coronavirus non ci sposta più di tanto. L’unica vera risposta possibile è ribadire che donne e uomini in divisa ci sono, e ci saranno sempre, anche per gli incivili senza cuore né cervello che hanno vergato questa poetica scritta. Oggi, in un momento di emergenza legato alla diffusione del Covid19, gli operatori in divisa stanno dando tutto, stanno rischiando tutto, stanno mettendo in discussione la salute propria e delle rispettive famiglie da cui tornano senza sapere cosa portano con sé. Non lo ribadiremo mai abbastanza il grazie dovuto a tutti loro. Certo, l’indignazione per quel che è apparso sui muri a Milano la vorremmo però sentire da altri. Non vorremmo che, ancora una volta, si dessero per scontati i poliziotti, i rischi che debbono subire, e il servizio che rendono al Paese”.

Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato

“È l’ennesimo attacco alle forze dell’ordine in zona. Questa volta si è arrivati al punto di augurare agli agenti la morte per Coronavirus, usato come pretesto per rinfocolare l’astio e la lotta contro i poliziotti – le parole dell’assessore regionale alla sicurezza, Riccardo De Corato -. Mi auguro che Amsa provveda al più presto a cancellare dal muro la vergognosa scritta, particolarmente odiosa in un momento di emergenza che vede le forze dell’ordine impegnate per garantire la salute di tutti”. Sulla stessa linea, Alessandro Montunato, segretario provinciale della Upl sicurezza. “L’ennesimo affronto alle donne e agli uomini della polizia in un momento così delicato per il nostro Paese merita ancora di più una risposta forte, di ferma condanna, che mi aspetto arrivi dai rappresentati politici di ogni schieramento. In questi giorni – si legge in una nota -, oltre all’incredibile lavoro che stanno svolgendo tutti gli operatori del mondo sanitario, non si può di certo dimenticare chi, in nome sia del giuramento a suo tempo prestato, sia di un incommensurabile senso dello Stato, esercita quotidianamente la sua mission di servizio nei confronti del cittadino”. “Chi ha compiuto questo gesto, ha ulteriormente connotato il mondo a cui appartiene e tutta la sua inutilità esistenziale”, ha concluso il segretario, rinvolgendo poi “il massimo plauso a tutte le forze dell’ordine per la sensibilità con cui stanno quotidianamente dimostrando di operare”.