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Non finisce i compiti: compagni costretti a picchiarla

Doveva essere una punizione esemplare, “amichevole” a detta del preside, quella impartita da una maestra alla sua classe. L'insegnante ha obbligato i suoi alunni a prendere a schiaffi una bambina perchè non aveva terminato tutti i compiti.

L'accaduto

Come riporta il quotidiano The Hindu, una bambina indiana dello Stato di Madhya Pradesh, situato nel Centro Nord del Paese, è stata schiaffeggiata ben 168 volte su ordine dell'insegnante in un periodo di sei giorni (fra l'11 ed il 16 gennaio scorso, secondo i media locali) dai compagni di classe. Gli schiaffi, a detta della maestra, servivano come punizione esemplare per non aver completato i compiti assegnati da fare casa. A subirne la violenza un'allieva di soli 12 anni, che frequenta le lezioni in un istituto residenziale di Thandla, cittadina del distretto di Jhabua. 

La denuncia

I segni delle percosse, ovviamente, non sono state ignorate dai genitori della piccola che hanno presentato una denuncia alla polizia e protestato con il preside della scuola. Ma K. Sagar, questo il nome del preside dell'istituto, dopo aver ammesso che l'insegnante ha chiesto ai compagni della bambina di impartirle la singolare lezione per non aver rispettato le sue direttive, ha sostenuto che “non si doveva drammatizzare l'accaduto”. Si è trattato di una punizione “amichevole”, ha sottolineato, perché “non erano schiaffi sonori, ma leggeri ed amichevoli”. Parole che non hanno convinto i genitori a ritirare la denuncia.

Laura Boazzelli

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