I bulli le avevano dedicata una chat di Whatsapp apposita, dal nome “Noi ti odiamo”. Arriva dall’Emilia-Romagna l’ennesima storia di angherie e violenze psicologiche, vittima questa volta una ragazzina invalida. La dodicenne veniva perseguitata da un gruppetto di compagni di scuola per via di questa sua difficoltà, che prima la vessava nelle aule dell’istituto che frequentava e poi commentava sulla chat.
Secondo quanto riporta la stampa locale le indagini sarebbero partite dopo le segnalazioni della madre della vittima, insospettita dal calo di rendimento scolastico della ragazza e dal cambio di umore. Le indagini avrebbero dimostrato come la giovane fosse diventata oggetto di pesanti umiliazioni per via della malattia di cui soffre.
A finire nei guai sono stati sette ragazzini che la sezione investigativa della polizia locale ritiene i principali responsabili dell’accaduto. Sono stati indagati dalla procura per i minorenni di Bologna anche se, per via dell’età troppo giovane, nessuno di loro è imputabile.
Anche il ministro dell’Istruzione Marco Busetti è intervenuto con un tweet sulla questione, invitando a non abbassare la guardia. “Il bullismo è una piaga sociale che lascia delle ferite profondissime nelle vittime. L'episodio di #Piacenza, dove per mesi dei ragazzini hanno minacciato una loro compagna di classe, è inaccettabile. Tolleranza zero nei confronti di questi comportamenti vigliacchi”, ha scritto il ministro.
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