Lo scandalo dei presepi dati alle fiamme

Gesti vili e sacrileghi hanno accompagnato il passaggio tra il 2018 e il 2019. A Sant'Onofrio, in provincia di Vibo Valentia, e a Noicattaro, nel Barese, sono stati dati alle fiamme i presepi comunali.

In Calabria…

Nel piccolo centro calabrese il fatto è avvenuto nei giorni scorsi. La rappresentazione della Natività, allestita in occasione delle festività natalizie in Piazza Umberto, è stata incendiata pubblico lasciando nello sconcerto gli abitanti. Dopo una segnalazione, sono intervenuti sul posto Carabinieri e Vigili del Fuoco, i quali hanno domato le fiamme in poco tempo. Dal presepe, però, era stata anche sottratta la statua raffigurante il Gesù bambino in fasce. A seguito delle ricerche fatte partire dai militari, è stato individuato un uomo che si aggirava per i vicoli del paese, sospettato di essere l'autore del gesto. Nel corso delle indagini è emerso che il soggetto, trovato in possesso di 3 accendini ed un coltello a serramanico, si è trattato di un 37enne con diversi precedenti. Il malvivente, ormai con le spalle al muro, ha confessato l’atto compiuto conducendo i militari nel luogo dove aveva nascosto la statuta di Gesù bambino. La scultura, appena recuperata, è stata riconsegnata alla comunità. L’uomo, invece, è stato denunciato alla locale procura per danneggiamento aggravato, furto aggravato e porto abusivo di arma da taglio.

…e in Puglia

A Noicattaro, in provincia di Bari, un fatto analogo si è registrato la notte di Capodanno. Alcuni vandali, ancora sconosciuti, hanno deciso di dar fuoco alla Natività in legno costruita in piazza Umberto (casualità, proprio nella piazza con lo stesso nome di quella in cui si trovava il presepe di Sant'Onofrio), in pieno centro storico. A darne notizia è il sindaco di Noicattaro, Raimondo Innamorato. Il primo cittadino ha pubblicato un post su Facebook con le foto del rogo della capanna annerita dalle fiamme, oltre ad una statua rotta. “Il 2019 nojano comincia con rammarico, tristezza e rabbia” ha esordito il primo cittadino sui social. Innamorato parla di “simbolo deturpato”. Il primo cittadino fa dunque un appello “Assieme – continua il sindaco – dobbiamo ricostruire ciò che si è provato a devastare. Assieme dobbiamo reagire con fermezza e determinazione. Il nostro orgoglio è più forte della stupidità di chi prova ad intimorirci, di chi tenta di allontanare la buona gente dai luoghi che da sempre prova a controllare. Qualcuno non gradisce il cambiamento di un paese che sta progredendo sempre più. Il cambiamento di una Comunità, pronta ad accogliere ed attrarre visitatori e curiosi. La nostra Noicàttaro sta crescendo e ciò, fa reagire in malo modo chi ancora non riesce a farsene una ragione”.