L'ingloriosa fine del “bike sharing”

Gettate tra i rifiuti, appese dai raggi della ruota sulle punte delle cancellate, distrutte, smantellate, rubate. Spesso è ingloriosa la fine delle biciclette che da due mesi è possibile vedere parcheggiate a Firenze, Torino e Roma. Sono le biciclette che è possibile affittare. Ma il fenomeno del bike-sharing in Italia non sembra ancora decollare.

Da giovedì scorso, 15 febbraio, una delle aziende che fornisce questo servizio – la Gobee.bike di Hong Kong – ha deciso di abbandonare il Belpaese. “Lo scorso autunno Gobee.bike ha iniziato la sua avventura in diverse città europee. Durante questo periodo – si legge in una nota rivolta alla clientela – le nostre bici hanno fornito un prezioso servizio a numerosi cittadini, rendendoci orgogliosi di un'attività che la nostra comunità di utenti ci ha incoraggiato a migliorare di giorno in giorno. Il successo che questo servizio ha avuto non ha fatto altro che confermare la nostra visione di mobilità sostenibile e innovazione”.

“Dopo un caloroso benvenuto, abbiamo da subito compreso che la nostra passione era condivisa dalla maggior parte di voi. Abbiamo dovuto affrontare una serie di ostacoli, imparando dai nostri errori, dando ascolto ai vostri consigli e investendo il massimo per provare che il bike sharing è una soluzione di mobilità ecologica e sostenibile per le città. Purtroppo, tra tutte queste sfide, una in particolare ha rappresentato un problema che non potevamo superare: nelle ultime settimane i danni alla nostra flotta hanno raggiunto limiti che non possiamo più contenere con le nostre forze e con le nostre risorse“.

“È stata una decisione molto difficile, deludente e frustrante per tutto lo staff di Gobee.bike – si legge ancora nella nota – che ha lavorato sin dall'inizio con passione per far sì che questo progetto fosse realizzabile. Durante i mesi di dicembre e gennaio, le nostre biciclette sono diventate il bersaglio di sistematici atti di vandalismo, trasformandosi così in oggetti da distruggere per puro divertimento. Mediamente, il 60% della nostra flotta europea ha subito danneggiamenti, vandalismi o è stato oggetto di fenomeni di privatizzazione. Per questi motivi non c'è stata nessun'altra opzione se non procedere al termine del servizio a livello nazionale e continentale. Una decisione sofferta dal punto di vista morale, umano e finanziario”.

L'assessore alla smart city di Firenze, Giovanni Bettarini, ha commentato così: “Il vandalismo è uno dei problemi di questo tipo di servizio, ma dipende anche da come vengono progettate le biciclette. Probabilmente quelle di Gobee sono un pò fragiline”.