Maschio o femmina? La domanda potrebbe non avere più importanza in Gran Bretagna. Come rivela il Sunday Times, infatti, dal 2021 potrebbe avvenire la storica svolta per cui nel censimento britannico non sarà espressamente specificato il sesso dei cittadini.
La proposta giunge dall'Ufficio nazionale di statistica (Ons) per assecondare le istanze dei transessuali che non si riconoscono né come uomini né come donne, ed ha scatenato la proteste delle femministe perché – affermano – “così si nega l'esistenza delle donne”.
Sul tema è intervenuta anche Germaine Greer, accademica e scrittrice femminista, che ha detto: “Pensare che le donne abbiano conquistato tutto quello che c'era da conquistare non ha senso se poi non abbiamo nemmeno il diritto di esistere“.
La maggioranza dei sudditi di Sua Maestà, tuttavia, non la pensa come questi gruppi femministi: lo testimonia un sondaggio condotto tra i cittadini di tutta l'isola, i cui risultati hanno rivelato che la maggior parte delle persone intervistate considera l’indicazione di genere “irrilevante, inaccettabile e intrusiva”.
Polemiche anche alcune associazioni lgbt, le quali chiedono non di eliminare le caselle “maschio” e “femmina”, bensì di aggiungerne una terza relativa a un genere sessuale indefinito.
Dal canto suo Laura Perrins, co-editore del sito The Conservative Woman, ha dichiarato: “Questa proposta è potenzialmente pericolosa. È importante sapere quante donne ci sono di età infantile per pianificare i servizi di maternità. Uno dei marcatori di uno Stato nazionale moderno è una burocrazia funzionale che mantiene statistiche accurate. Questa proposta è una minaccia”.
Critiche anche in prospettiva futura. Chris McGovern, presidente della Campaign for Real Education, rileva che “per gli storici, le statistiche del censimento sono una fonte importante per informazioni sul passato” e che “per il governo attuale, sono importanti per comprendere il tipo di società in cui viviamo”.
Se la proposta dell'Ons passerà, indicare il proprio sesso diventerà opzionale. Nell'ultimo censimento, risalente al 2011, l'unica risposta volontaria riguardava la propria religione e quattro milioni di persone hanno deciso di lasciare la casella vuota. Secondo alcuni osservatori, lo stesso potrebbe accadere con il sesso. Ma ogni decisione in proposito sarà presa dal governo della Gran Bretagna durante la prossima primavera. Per ora sul tavolo ci sono soltanto delle ipotesi.
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