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Il laicismo che non rispetta i caduti

Corsa contro il tempo di un gruppo di avvocati per salvare un monumento a forma di croce eretto durante la Seconda Guerra Mondiale. La quarta Corte d'appello situata a Richmond, in Virginia ha infatti deliberato la distruzione o la rimozione della croce perchè  “ha l'effetto primario di sostenere la religione e intralcia eccessivamente il governo nella religione”. Il monumento è conosciuto come “croce della pace” dai locali ed è stata costruito per commemorare la memoria di quarantanove soldati della contea di Prince George caduti durante la Grande Guerra in Europa. Furono proprio le famiglie dei militari a finanziare l'opera nel 1925. L'agenzia statale che amministra il parco del Maryland-National Capital Park (M-NCPPC) ha comprato la struttura nel 1961 e negli anni ha provveduto alla sua manutenzione con ingenti finanziamenti. 

Pro e contro

La croce è stata progettata dall'architetto John J. Presto, autore, per l'occasione di un particolare metodo di fusione in calcestruzzo. Proprio a questo, Reene Green, che ha prodotto il documentario “Save the peace cross”, si è appellata per poter provare a bloccare l'esecuzione della sentenza della corte d'appello federale in cui il monumento è stato accusato di violare la Costituzione. La causa che è all'origine della decisione dei giudici è partita dall'associazione “American Humanist Association” che in una nota ha spiegato di voler vedere abbattuta la croce perchè “quando il monumento religioso è dedicato ai soldati caduti, invia un messaggio ancora più eclatante secondo cui solo i soldati cristiani meritano di essere ricordati. Soldati non cristiani come atei e umanisti sono intrinsecamente esclusi.” Nel comunicato dell'associazione si legge poi: “quando il governo erige un monumento esclusivamente cristiano sulla proprietà del governo, viola il comando centrale della clausola istitutiva della Costituzione inviando un chiaro messaggio che il cristianesimo è la religione preferita rispetto a tutti gli altri”.

Monumento alla memoria

I gruppi locali e religiosi che stanno lottando per la conservazione del monumento starebbero pensando alla soluzione di farlo acquistare da organizzazioni private in modo tale di toglierlo dalle proprietà statali evitando, l'obbligo di attuazione della sentenza. La croce fa da sfondo ogni anno alla cerimonia per ricordare la memoria dei caduti. Nel 2015 c'era stato un altro pronunciamento giuridico sulla sua esistenza nel quale il giudice distrettuale aveva affermato che “sebbene il suo design a croce latina sia innegabilmente un simbolo religioso” non si qualificherebbe comunque come “un sostegno governativo della religione”.

redazione

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