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Follia ultrà al Colosseo: striscione di minaccia e manichini “impiccati” con la maglia della Roma – Video

Una scena raccapricciante quella che si è palesata agli automobilisti che, nella tarda serata del 4 maggio, si sono ritrovati a transitare per Via degli Annibaldi, in pieno centro di Roma. Svoltando su tale strada da Via Cavour, solitamente, ciò che appare nello skyline retrostante è la sagoma maestosa del Colosseo, parzialmente coperta dal ponte che attraversa la carreggiata. Ed è proprio da questo tratto sopraelevato che, alcuni ignoti, hanno pensato di calare quattro fantocci a mò di impiccati, tre dei quali con indosso una maglia della Roma riportante i nomi dei calciatori Radja Nainggolan, Mohamed Salah e, addirittura, Daniele De Rossi. Il tutto, accompagnato da un’inquietante striscione riportante una scritta evidentemente minatoria: “Un consiglio, senza offesa… dormite con la luce accesa”.

L’immagine distorta del tifo

A segnalare il fattaccio, sono stati proprio alcuni passanti che, immediatamente, hanno avvisato le Forze dell’ordine. Altrettanto immediata la rimozione dei manichini, mentre lo striscione, pur parzialmente strappato, è rimasto appeso più a lungo sul cavalcavia di Via degli Annibaldi. Il danno, però, era stato fatto e quello che è accaduto all’ombra del Colosseo getta più di una macchia sul tifo italiano. Il grave episodio, dopo un primo momento di dubbio, è stato rivendicato da un gruppo ultrà della Lazio. Senza dubbio, la rilevanza negativa di quanto accaduto è più che mai chiara: celebrare la propria diversa fede calcistica attraverso un esagerato e fuori luogo “sfottò”, come è stato “audacemente” definito, risulta oltremodo un comportamento sgradevole, andato in scena in una delle zone più importanti della città e che, ancora una volta, conferisce un’immagine tutt’altro che lusinghiera dei supporters italiani.

Rivalità, dissenso e follia ultrà

Che tali manifestazioni non siano ascrivibili al termine “tifo” è fuori dubbio: palesare in tal modo il proprio astio sportivo o la propria rivalità, significa innanzitutto ledere all’immagine dello sport, ancor prima del calcio. La linea di demarcazione tra passione e follia, ancora una volta, è stato abbondantemente superato da una minoranza che, con i veri tifosi, ha ben poco a che fare. Nel frattempo, è stato addirittura diffuso un video nel quale si vede un gruppo di persone intente a calare i manichini e ad allestire lo striscione, del tutto indisturbati, dando sfoggio della loro macabra pantomima. L’onda lunga di uno scontro sempre in atto tra le più estreme fazioni dei due mondi ultrà della Capitale. Una disputa che, però, con questa macabra “impiccagione”, ha senz’altro oltrepassato i limiti della civiltà.

Mattia Damiani

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