Ai domiciliari coi parenti, preferisce tornare in carcere

L'uomo, un cittadino bosniaco di 59 anni, stava scontando il residuo di pena per reati contro il patrimonio ai domiciliari

Per i carcerati un lavoro è dignità
Carcere

Quando si dice: partenti serpenti. Un uomo, un cittadino bosniaco di 59 anni che sta scontando il residuo di pena per reati contro il patrimonio ai domiciliari, ha chiesto di tornare in carcere pur di non dover restare un giorno di più con la propria famiglia costretta a casa dalle restrizioni per il Coronavirus.

Dietro le sbarre

L’uomo, in Italia senza fissa dimora, era ristretto nell’abitazione dei familiari a Villa Bartolomea, comune in provincia di Verona. Dopo contrasti interni alla famiglia e recidivo a continui episodi di evasione, ha espresso la volontà di continuare a scontare la pena in carcere. Così i Carabinieri della stazione di Castagnaro hanno proceduto all’esecuzione di un decreto dell’Ufficio di Sorveglianza di Verona, con cui è stata disposta la sospensione provvisoria del residuo di pena e l’uomo è stato provvisoriamente trasferito in carcere a Rovigo. Insomma: meglio passare la quarantena “al fresco” che tra gli affetti delle mura domestiche.