Il gotha di economia, finanza e politica, si ritrova al Forum Ambrosetti, in riva al lago di Como, per discutere sulle sfide globali del futuro. Dopo l’opening speech di Valerio De Molli (Managing Partner e Ceo, The European House – Ambrosetti). Il contributo in video conferenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Nella prima giornata dall’hub centrale di Villa d’Este poi tra i temi le sfide globali del futuro e gli impatti sull’economia ma anche gli sviluppi scientifici e tecnologici. Come consuetudine non mancheranno i focus: quest’anno sugli Stati Uniti. Al centro del dibattito anche il ruolo dell’Arabia Saudita nell’ordine internazionale. Oggi anche il saluto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha inviato un messaggio ai partecipanti.
“La nostra collaborazione con l’Italia è fondamentale ogni giorno e non abbiamo mai avuto dubbi rispetto alla forza delle decisioni dell’Italia nei nostri confronti rispetto al supporto per l’Ucraina”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento video al Forum The European House-Ambrosetti a Cernobbio. “Vogliamo ringraziare l’Italia per il sostegno politico che ci ha dato e anche l’Ue per aver sostenuto la nostra candidatura e gli impegni per garantire la sicurezza del nostro Paese. Sono certo che questo sia il momento delle decisioni forti per la nostra sicurezza e per l’Europa”, ha aggiunto.
“Vediamo chiaramente chi è il nemico. Non c’è forza dall’altra parte del fronte, stanno solo commettendo crimini contro l’umanità, il mondo vede tutto questo. Chi vede forza in un missile lanciato contro un aereo che sta volando in assoluta pace, chi vede forza in un leader che deve muoversi nel suo stesso Paese in un mezzo blindato? Vediamo la debolezza, non forza, anche quando stanno cercando di creare caos in Africa. Non stanno dimostrando di essere forti, ma di distrarre il mondo. Il terrore non significa forza”, ha aggiunto Zelensky.
“Senza la Crimea, senza il Donbass e i territori occupati non ci potrà essere una pace sostenibile in Ucraina e quindi nemmeno nell’area europea. L’Ucraina essendo una nazione civilizzata non riconosce la parte di Crimea che appartiene alla federazione russa, altri Paesi non riconoscono questo e quindi la situazione non è sostenibile e ci sarà un caos permanente, è questo che cerca la Russia. Questo può essere risolto in modo diplomatico o militare. Le truppe russe dovrebbero lasciare la penisola senza ulteriori pressioni, consentirebbe di risparmiare vite. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento video al Forum The European House-Ambrosetti a Cernobbio.
Fonte: Ansa
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