La guerra in Ucraina giunge al giorno 616. Le truppe russe hanno attaccato 118 insediamenti in 10 regioni ucraine nelle ultime 24 ore: mai così tanti da inizio anni. L’Ucraina sta facendo di tutto per assicurare che la decisione sull’adesione all’Ue sia presa già quest’anno, scrive Zelensky sui social. Putin ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente bielorusso Lukashenko sui preparativi per il prossimo vertice di Minsk.
L’Ucraina sta facendo di tutto per assicurare che la decisione sull’adesione all’Ue sia presa già quest’anno. E’ quanto ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sui propri profili social. “I confini dell’Unione europea saranno i confini del continente europeo. E non ci sarà nessuna ‘zona grigia’! La nostra generazione politica può assicurarlo e ne sono sicuro: non perderemo un momento cosi’ speciale”, si legge nel messaggio del leader ucraino.
Le truppe russe hanno attaccato un record di 118 insediamenti in 10 regioni ucraine nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministro degli Interni ucraino, Igor Klymenko, come ripota Ukrinform. “Dall’inizio dell’anno, questo è il maggior numero di città e villaggi che sono stati attaccati”, ha scritto Klymenko sui Telegram.
Le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto nella notte un missile da crociera Kh-59 e 18 dei 20 droni kamikaze Shahed-136/131 lanciati dalla Russia nel Paese: lo ha reso noto l’Aeronautica militare di Kiev, come riporta Ukrinform. Il missile Kh-59 e una parte dei droni sono stati lanciati dalla regione russa di Kursk, mentre il resto dei velivoli senza equipaggio proveniva dalla base navale russa di Primorsko-Akhtarsk (sud-est). “Durante l’attacco notturno è stato dichiarato un allarme antiaereo nella maggior parte delle regioni dell’Ucraina. I droni d’attacco sono stati distrutti lungo il percorso di tracciamento da aerei tattici, unità missilistiche antiaeree, nonché gruppi di fuoco mobili dell’Aeronautica militare, in collaborazione con le difese aeree delle Forze di Difesa dell’Ucraina”, si legge nel rapporto.
L’Unione europea sta valutando ulteriori restrizioni agli scambi commerciali con la Russia nell’ambito di un nuovo pacchetto di sanzioni che ha nel mirino Mosca per la guerra in Ucraina. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali le nuove restrizioni andrebbero a colpire 5 miliardi di euro di scambi russi. Le misure dovrebbero includere limiti alle esportazioni di tecnologie che possono essere usate a scopo militare.
Cinque bambini ucraini separati dalle loro famiglie e trasferiti in Russia sono stati restituiti ai loro parenti e una bambina russa è stata restituita dagli ucraini ai russi nell’ambito di uno scambio mediato dal Qatar. Lo ha detto all’agenzia Tass Maria Llova-Belova, commissaria della presidenza russa per i diritti dei bambini “Nel prossimo futuro un altro gruppo si preparerà per il ricongiungimento” con i familiari, ha aggiunto la commissaria. Llova-Belova aveva annunciato in settembre che un canale era stato aperto con l’aiuto del Qatar per la restituzione reciproca di bambini. Del problema ha parlato con la commissaria anche l’inviato per l’iniziativa di pace vaticana, il cardinale Matteo Zuppi, durante una sua visita a Mosca nel giugno scorso. Llova-Belova è destinataria, insieme con il presidente russo Vladimir Putin, di un ordine di arresto della Corte penale internazionale con l’accusa di “crimine di guerra” per la deportazione di bambini dall’Ucraina. Una imputazione respinta dalle autorità di Mosca, secondo le quali i bambini non sono stati trasferiti contro il volere dei parenti ma sono stati portati in salvo venendo fatti evacuare da aree soggette a bombardamenti o altre violenze conseguenza del conflitto.
Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto oggi una conversazione telefonica con quello bielorusso Alexander Lukashenko, con il quale ha discusso i preparativi per il prossimo vertice, in programma il 23 novembre a Minsk, dell’Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva (Csto), l’alleanza militare che riunisce la Russia e altre ex repubbliche sovietiche. Ne ha dato notizia il servizio stampa del Cremlino citato dalla Tass. La Bielorussia è presidente di turno della Csto per il 2023. Dell’organizzazione fanno parte anche Armenia, Kazakhstan, Kirghizistan e Tagikistan.
Fonte: Ansa
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