Le dichiarazioni del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, alla riunione informale dei ministri degli Esteri Ue.
“In Niger e in Gabon c’è una situazione di instabilità con una serie di golpe militari con un effetto domino. Chiediamo sempre una soluzione diplomatica in cui l’Europa sia presente ma mai dia l’idea di essere una nuova colonizzatrice. Abbiamo apprezzato le proposte di mediazione algerina. Un intervento militare creerebbe nuove complicazioni e aumenterebbe i flussi migratori. Sulle sanzioni in Niger valuteremo ma serve una soluzione diplomatica che non appaia una scelta anti africana, serve sempre grande prudenza”. Lo afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, arrivando alla riunione informale dei ministri degli Esteri Ue.
“E’ importante lavorare con la Tunisia: ovviamente per l’Italia il memorandum è stata una buona scelta dell’Europa. L’incontro tra il presidente Saied, Giorgia Meloni, von der Leyen e Rutte è stato molto positivo. Dobbiamo lavorare per la stabilità della Tunisia, dobbiamo investire più soldi per implementare l’accordo per fermare la migrazione irregolare. La polizia tunisina sta lavorando bene in questo momento ma siamo pronti anche a fare di più. Abbiamo proposto anche barche italiane alla polizia tunisina”.
“In Niger la soluzione militare sarebbe un disastro per cui dobbiamo lavorare giorno per giorno per la soluzione diplomatica. Dobbiamo investire di più in Africa in istruzione, crescita, industria. Il pericolo è che la Russia userà la situazione di instabilità per una nuova colonizzazione e la Cina farà lo stesso. La Russia è molto pericolosa: la Wagner è molto presente in diversi Paesi”.
“Il nostro obiettivo è raggiungere in Ucraina una pace giusta, che rispetti il diritto internazionale. Per l’Italia è importante sostenere l’iniziativa turca di mediazione a favore di un accordo sul grano”.
“Con la ministra francese parleremo delle comunicazioni tra Italia e Francia. Credo non si possa chiudere il traforo del Monte Bianco durante la pausa natalizia perchè farebbe un grave danno all’economia della Val d’Aosta, del Piemonte. Quindi bisognerebbe accelerare i tempi di efficientamento del tunnel del Frejus. Speriamo di trovare una buona soluzione con i francesi, magari potendo anche organizzare una conferenza intergovernativa su questo e poi cominciare a riflettere sulla proposta italiana di un raddoppio del tunnel del Bianco, come con il Frejus”.
Fonte: Ansa
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