“Chi non è residente deve lasciare l’abitazione”: gli autori del documento hanno falsificato l’intestazione del “Ministero dell’Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza”, con il logo della Repubblica Italiana rendendoli quasi indistinguibili da quelli veri. Di una tristezza infinita, ma purtroppo è così. C’è chi pensa di essere furbo, di riuscire a farla franca, per fortuna però questa volta i falsi avvisi del Ministero dell’Interno che sono comparsi anche ad Acqui Terme (Alessandria) sono stati scoperti prima del tempo.
Con questi falsi avvisi che in alcune città è stato trovato affisso negli androni dei palazzi e sui muri dei quartieri, si invitano gli eventuali non residenti degli stabili a lasciare le abitazioni che li ospitano, per rientrare nel proprio domicilio di residenza, perché sarebbe in corso l’attività di controllo delle autorità. Lo stesso volantino riporta anche l’obbligo di presentare, a richiesta, la documentazione di affitto della casa e i propri documenti con foto. Sono a tutti gli effetti un tentativo di truffa, dal momento che non è stato predisposto alcun documento di questo tipo e con ogni probabilità si tratta di una truffa architettata da qualche malintenzionato per riuscire entrare nelle le case e commettere furti.
“Si tratta – spiegano in Comune – di un tentativo di truffa, dal momento che non è stato predisposto alcun documento di questo tipo. Si ricorda di non aprire la porta di casa a persone sconosciute e, in caso di dubbi, a contattare i numeri di emergenza delle Forze dell’Ordine“.
Inoltre, si prova a raggirare le persone anche tramite i sistemi informatici. Quante volte capita di essere interrotti nel proprio lavoro per strani messaggi pubblicitari? “Il tuo browser non può riprodurre il video”, “Devi disattivare ad-block per riprodurre il video”, “Attendi solo un istante”, “Forse potrebbe interessarti”. Non ci sono trucchi o particolari stratagemmi, semplicemente bisogna ignorare queste segnalazioni, chiudere immediatamente le cartelle che si aprono sullo schermo del pc o del telefono per non incorrere in ulteriori problemi. Si tratta di un malware in grado di trafugare dati bancari e personali.
Attacchi informatici, contraffazione di prodotti sanitari e truffe sono in rapido aumento in tutta l’Ue bloccata in quarantena. È stata Europol a delineare che piega sta prendendo il crimine durante la pandemia. «I criminali stanno adattando i loro modelli di business per trarre profitto dalla diffusione del coronavirus e capitalizzare le ansie e i timori delle persone», sottolinea l’agenzia Ue, che prevede un ulteriore aumento dei casi di frode.
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