Attualità

Omicidio Fumarola, un anno senza verità

“Sembra tutto fermo, però non è così”, afferma Alessandro Fumarola, padre di Luigi Fumarola, 25enne scomparso l’11 luglio 2019 da Bisignano, in provincia di Cosenza, e ritrovato privo di vita il 15 agosto. Per la sua morte, a distanza di un anno, non è stato ancora trovato un responsabile. “La procura di Cosenza sta lavorando- spiega all’Adnkronos Alessandro Fumarola – non sappiamo nulla, ma hanno tanti elementi a disposizione, sono anche andati ad indagare all’estero. A giorni dovrebbe essere consegnata la relazione legale sulla dinamica dell’omicidio. Sanno già tutto, devono solo accertare bene i fatti prima di agire. Gli assassini di mio figlio non la faranno franca, proveranno quello che io vivo ogni giorno. Devono pagare tutto“.
Usura

Chi era Luigi Fumarola

Continua il padre di Luigi Fumarola: “Un’idea precisa di quello che sia successo non ce l’ho, perché non riesco neanche ad immaginare che possa aver fatto qualcosa di così grave da arrivare ad essere ucciso. Non ce ne sarebbe stato motivo, è assurdo. Era un giovane papà di 25 anni, campione di arti marziali, pieno di vita, senza alcun vizio di droga, quale ‘sgarro’ poteva fare? Di certo è stato venduto, tradito da qualcuno di cui si fidava che lo ha portato a morire. Era una persona socievole, tutti lo cercavano e gli volevano bene in paese, dai bambini agli adulti. Mio figlio per me è vivo ed insieme a lui combatterò per avere verità e giustizia“.

Il racconto

”Quella sera è uscito dopo cena, gli amici sono venuti a prenderlo in macchina, sono stati ad un bar dove lui è rimasto per poi andare via con altre persone- ricostruisce Alessandro Fumarola-. In questo lungo anno abbiamo fatto tante ipotesi, però nulla riesce a giustificare un gesto talmente efferato. Forse ha assistito a qualcosa che non doveva vedere, non so cosa pensare, non riusciamo a farcene una ragione. Il suo cadavere è stato trovato a Ferragosto dopo oltre un mese da un mio amico in un bosco tra i rovi, la medium che mia figlia aveva contattato aveva detto che si trovava in zona Mucone, faccia in giù vicino ad acqua e fichi d’india. In effetti era lì”.
Paola Anderlucci

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