Attualità

Nuove sanzioni UE a 54 persone e 10 società russe e siriane

Un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia (e, in parte, la Siria) è stato adottato in nottata dal Consiglio europeo come ulteriore risposta all’aggressione militare contro l’Ucraina. Ad essere colpiti dalle nuove restrizioni, sono altri 54 individui e 10 entità russe e siriane che si aggiungono all’elenco delle realtà russe precedentemente sanzionate che, in totale, conta 1.212 individui e 108 entità.

I sanzionati sono soggetti al congelamento degli asset e cittadini e società europee non possono rendere loro disponibili fondi. Le persone fisiche hanno poi il divieto di entrare o transitare nei territori Ue.

Le sanzioni Ue a Russia e Siria

“Inseriamo nella lista un’altra grande banca russa, Sberbank, e impediamo di condurre transazioni al di fuori della Russia. Stiamo anche aggiungendo altri individui coinvolti nell’aggressione non provocata della Russia contro l’Ucraina, come funzionari militari, il club motociclistico Nightwolves e attori della disinformazione”, afferma l’alto rappresentante Josep Borrell.

I nuovi individui inseriti nell’elenco delle sanzioni includono membri anziani dell’establishment politico o culturale, come membri della Duma nazionale e di quelle provinciali, e politici locali come il sindaco di Mosca. Sono inseriti anche leader militari di alto rango oltre a personale e politici nominati nei territori ucraini invasi dalla Russia, propagandisti e imprenditori di primo piano.

Siria coinvolta nell’attacco in Ucraina

In considerazione del fatto che il regime siriano fornisce sostegno, anche militare, all’aggressione militare non provocata e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina, vengono poi inseriti anche sei individui e un’entità coinvolta nel reclutamento di mercenari siriani per combattere in Ucraina al fianco delle truppe russe, persone che beneficiano o sostengono il regime, e un imprenditore di primo piano, oltre a una entità.

Grano: oggi il possibile sbocco

Svolta nella crisi del grano ucraino: oggi ad Istanbul sarà firmato quello che dovrebbe essere il primo vero accordo sui corridoi per l’esportazione di cereali e la prima intesa tra Mosca e Kiev dall’inizio della guerra, giunta al 149esimo giorno.

Milena Castigli

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