Gli ex terroristi italiani arrestati a Parigi, per i quali sta per essere avviata la procedura di estradizione, sono come i terroristi islamici che hanno colpito la Francia uccidendo al Bataclan. A tracciare il paragone è il ministro della Giustizia francese, Éric Dupond-Moretti, ai microfoni dell’emittente France Inter.
“Avremmo accettato che uno degli autori del Bataclan andasse a vivere 40 anni in Italia?”, ha detto giustificando la sua decisione di avviare la procedura di estradizione per dieci ex terroristi italiani (uno è ancora in fuga), catturati a Parigi nei giorni scorsi. Fu lui a convincere Emmanuel Macron a dare il necessario via libera.
Parole forti che ha pronunciate ieri durante un’intervista alla radio Rtl, dove ha ricordato che Mitterrand aveva deciso di accogliere i terroristi degli anni di piombo italiani, ma non quelli che avessero commesso “reati di sangue”. Dupond-Moretti, però, ha specificato che questi italiens (che mercoledì dovranno affrontare una prima udienza alla corte d’Appello di Parigi) “hanno le mani macchiate di sangue”.
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