A novembre cresce l’export italiano verso i paesi extra Ue, dopo la “battuta d’arresto” di ottobre. Lo riporta l’Istituto Nazionale di statistica.
L’Istat registra aumenti sia su base mensile del 2,7% (dopo il -1,6% di ottobre) sia su base annua dell’1,4% (da -9,7% di ottobre 2020; era +5,3% nell’ottobre del 2018). La crescita tendenziale è determinata dall’aumento delle vendite di beni di consumo durevoli (+7,7%), beni intermedi (+7,2%) e beni strumentali (+4,9%) e trainata soprattutto dalle vendite verso Cina (+35%) e Svizzera (+12,8%).
È in espansione anche l’export verso gli Stati Uniti (+4,7%). Per l’import dai paesi extra-Ue, c’è un rialzo su base mensile i (+3,6%) “spiegato soprattutto dall’aumento degli acquisti di beni strumentali (per 3 punti percentuali)” e un “ridimensionamento del calo tendenziale” (-6,8%; era -12,4% a ottobre), dovuto “al forte aumento degli acquisti di beni intermedi che contrasta la drastica caduta delle importazioni di energia”.
A novembre 2020, l’export torna a registrare una crescita su base annua (+1,4%, da -9,7% di ottobre), determinata dall’aumento delle vendite di beni di consumo durevoli (+7,7%), beni intermedi (+7,2%) e beni strumentali (+4,9%).
L’import segna una decisa attenuazione della flessione (-6,8%; era -12,4% a ottobre), cui contribuisce soprattutto il forte aumento su base annua degli acquisti di beni intermedi (+15,3%) che contrasta parzialmente il drastico calo delle importazioni di energia (-47,4%).
La stima del saldo commerciale a novembre 2020 è pari a +6.677 (era +5.432 milioni a novembre 2019). Diminuisce l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +8.238 milioni per novembre 2019 a +8.148 milioni per novembre 2020).
A novembre 2020 l’export è in forte aumento su base annua in particolare verso Cina (+35%), paesi del mercato comune dell’America meridionale MERCOSUR (+17,8%), Svizzera (+12,8%) e Stati Uniti (+4,7%). Diminuiscono le vendite verso paesi OPEC (-20,9%), Giappone (-13,3%) e Russia (-4,0%).
Gli acquisti da Russia (-47,4%), India (-14,8%), Regno Unito (-13,4%), Turchia (-13,2%) e Stati Uniti (-12,0%) registrano flessioni tendenziali molto più ampie della media delle importazioni dai paesi extra Ue27. In deciso aumento gli acquisti da Cina (+14,3%) e Svizzera (+7,1%).
A novembre 2020, per l’area extra Ue, al netto del Regno Unito, si stima che l’export aumenti del 3,1% su base mensile e dell’1,4% su base annua. L’import registra un aumento sul mese del +3,3% e una flessione sull’anno pari a -6,4%. Il saldo commerciale è pari a +5.289 milioni (era +4.190 milioni a novembre 2019).
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