L’ultraconservatore Ebrahim Raisi si è insediato alla presidenza dell’Iran dopo avere ricevuto l’approvazione della Guida Suprema iraniana Ali Khamenei nel corso di una cerimonia tenuta questa mattina a Teheran e trasmessa in diretta dalla tv di Stato.
In un discorso tv, il neo presidente ha criticato l’attuale situazione in Iran, sottolineando che “i problemi nel Paese sono dovuti da una parte ad ostilità da parte di nemici e dall’altra da questioni interne, che hanno minato la fiducia della popolazione nel sistema”.
“Non faremo affidamento sugli stranieri“, ha sottolineato Raisi puntando il dito contro la precedente amministrazione di Hassan Rohani per i problemi economici del Paese. “Da oggi, la mia amministrazione seguirà un programma urgente e a breve termine per rimuovere i dieci problemi più importanti del Paese, compresi quelli relativi alla carenza di budget, investimenti, inflazione, diffusione del coronavirus, carenza di acqua ed elettricità”.
“I nemici hanno condotto una guerra di propaganda contro l’Iran attraverso i media e una guerra soft, specialmente negli ultimi anni nel campo della sicurezza e dell’economia”, ha detto la Guida Suprema iraniana Ali Khamenei nel corso della cerimonia di insediamento del nuovo presidente Ebrahim Raisi.
Il leader, citato sempre dalla tv di Stato, ha invitato la prossima amministrazione a contrastare maggiormente la propaganda nemica. Riferendosi alle controverse elezioni presidenziali del 18 luglio scorso, che hanno portato alla vittoria di Raisi, Khamenei ha affermato che i “nemici hanno tramato affinché gli elettori non partecipassero alle elezioni e alcuni nel Paese hanno seguito i nemici. Tuttavia, le elezioni si sono rivelate un esempio di democrazia religiosa in Iran“. Giovedì 5 agosto in parlamento si terrà la cerimonia di giuramento del presidente Raisi. Alla cerimonia parteciperà anche il diplomatico Enrique Mora in rappresentanza della Ue.
La decisione dell’Unione europea di inviare giovedì Mora alla cerimonia di insediamento “lascia interdetti e dimostra una scarsa capacità di giudizio”. E’ il forte j’accuse del ministero degli esteri israeliano, Gabi Ashkenazi.
Il ministro, in un comunicato, fa appello ai dirigenti europei di “annullare la loro vergognosa partecipazione alla cerimonia del ‘macellaio di Teheran’ “. Nel comunicato Israele rileva che quell’evento si svolge “pochi giorni dopo che l’Iran ha ucciso due civili, uno dei quali membro di un Paese della Ue, in un attacco terroristico lanciato contro una nave civile”.
Un riferimento al recente attacco in Oman alla petroliera Mercer Street, attribuito da più parti all’Iran, in cui sono rimasti uccisi un cittadino britannico ed uno rumeno. “Il nuovo presidente dell’Iran – prosegue il comunicato israeliano – ha le mani intrise di sangue di migliaia di cittadini iraniani”. Secondo Israele, “adulazione e servilismo verso regimi violenti e totalitari servono solo ad incoraggiare nuove violenze ed aggressioni”.
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