Attualità

Draghi in Israele e Palestina. Temi: energia, Ucraina e antisemitismo

Prima visita in Medio Oriente di Mario Draghi come presidente del Consiglio. La missione a Gerusalemme precede altri importanti impegni internazionali delle prossime settimane, tra cui i Summit G7 e Nato e la visita ad Ankara.

Al centro degli incontri con le massime istituzioni israeliane ci saranno il rafforzamento delle relazioni bilaterali, la situazione in Ucraina e la sicurezza alimentare con la necessità di scongiurare la crisi in atto, i temi energetici, il processo di pace israelo-palestinese e l’antisemitismo.

Il programma della visita di Draghi

Il premier arriverà nel pomeriggio all’aeroporto di Tel Aviv e da lì si recherà a Gerusalemme, dove incontrerà il presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog, al Palazzo presidenziale.

A seguire, al Tempio Italiano, visiterà il Museo di arte ebraica e la Sinagoga italiana. Qui incontrerà i rappresentanti della Comunità italiana e firmerà il Libro d’onore. La giornata si concluderà con l’incontro alla Knesset con l’Alternate prime minister e ministro degli Esteri israeliano, Yair Lapid.

Martedì in Palestina

Martedì mattina Draghi si recherà allo Yad Vashem per la visita al Museo dell’Olocausto, dove è in programma la cerimonia di deposizione di una corona alla Tenda della Rimembranza e la firma del Libro d’onore. Alle 11 si terrà l’incontro con il primo ministro israeliano, Naftali Bennet. Al termine ci saranno dichiarazioni congiunte alla stampa.

Al centro dei colloqui ci sarà in primo luogo la guerra in Ucraina: Draghi sta lavorando, insieme ai partner europei, per una soluzione diplomatica e, nell’immediato, allo sblocco degli stock di grano fermi nei porti ucraini. In questo Israele può giocare un ruolo importante, evidenzia TgCom24, vista la posizione tenuta nei confronti della Russia: pur condannando l’invasione, infatti, il governo israeliano ha tenuto fin qui una posizione meno netta nei confronti di Mosca.

Per quanto riguarda l’energia, sul tavolo ci sono le prospettive di medio-lungo periodo sull’idrogeno verde e sulle rinnovabili, ma Roma è anche molto interessata al progetto “Eastmed”, il gasdotto da 1.900 chilometri (su cui è in corso lo studio di fattibilità) che collegherebbe i giacimenti israeliani e ciprioti alla Grecia e poi all’Italia. Dopo l’incontro con Bennet, nel pomeriggio il presidente del Consiglio si recherà in Palestina.

Alle 15 a Ramallah incontrerà il primo ministro palestinese, Mohammad Shtayyeh. E’ prevista la firma di intese bilaterali tra Italia e Palestina, seguite da dichiarazioni alla stampa. In serata Draghi rientrerà a Roma da Tel Aviv.

Milena Castigli

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