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Coronavirus, un volo per gli italiani della Diamond

Dopo l’operazione che ha riportato in Italia Niccolò, il 17enne italiano rimasto a Wuhan per via della febbre e rimpatriato nella mattinata di ieri, un altro volo militare potrebbe decollare dalle basi del nostro Paese per riportare indietro i 35 connazionali a bordo della Diamond Princess, la nave da crociera ferma in quarantena a pochi passi dal porto di Yokohama, in Giappone. A bordo della nave, infatti, sono stati segnalati 355 casi di cronoavirus, 70 dei quali individuati nelle ultime ore: “”Finora – ha spiegato il ministro della Salute giapponese, Katsunobu Kato alla Nhk – abbiamo condotto test su 1.219 persone: 355 sono risultate positive, tra cui 73 senza sintomi”. Nel frattempo, l’ambasciata americana ha inviato una lettera ai passeggeri, spiegando che “sulla base dell’elevato numero di casi di COVID-19 identificati a bordo, il Dipartimento della sanità ha valutato che i passeggeri e i membri dell’equipaggio sono ad alto rischio d’esposizione“.

Operazioni di rimpatrio

Nel frattempo, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha fatto sapere che, dopo aver fatto rientrare Niccolò, la Farnesina è già al lavoro per completare il rimpatrio dei 35 italiani sulla Diamond: “Oggi posso dirvi – scrive il ministro in un post su Facebook – che partirà un volo anche per loro, lo abbiamo deciso ieri insieme al commissario straordinario, Angelo Borrelli, e al Ministro della Salute, Roberto Speranza. Questa è l’Italia che non lascia mai soli i suoi connazionali. Siamo italiani, nessuno deve restare indietro, lo Stato c’è e non mancherà. Grazie a chi sta dando il massimo in queste ore, in patria e all’estero, per fornire il massimo supporto a chi ne ha bisogno”. Nessuno dei 35 connazionali a bordo è risultato positivo al contagio. Un’operazione di rimpatrio è stata annunciata anche dai governi degli Stati Uniti e dell’Australia, che organizzeranno voli militari per andare a prelevare i connazionali a bordo.

DM

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