Coronavirus, in Iran altri 3 decessi: sale a 15 il bilancio delle vittime

E' salito a 15 il bilancio delle vittime causate dal nuovo coronavirus in Iran, in seguito ad altri tre decessi di cui si è avuta notizia oggi. A riportare la notizia sono i media statali. Due decessi, come riporta l'agenzia di stampa ufficiale Irna, sono stati registrati nella provincia di Marzaki (centro) e il terzo nella provincia di Albornoz (nord). Due delle vittime erano donne anziane, rispettivamente di 87 e 82 anni, e malate. Sono morte nei giorni scorsi nell'ospedale di Saveh, ma solo ora i risultati definitivi hanno permesso di stabilire con certezza la causa della loro morte. 

Cosa sta realmente accadendo nel Paese

In realtà, la situazione coronavirus in Iran non è del tutto chiara. Infatti, come è noto, un deputato di Qom ha parlato di almeno 50 decessi solo nella sua città e ha accusato le autorità di mentire al riguardo. Accusa che è stata immediatamente respinta dal governo che, attraverso il portavoce Ali Rabiei, ha negato che a Qom siano decedute almeno 50 persone a causa del coronavirus. “Nessuno ha accesso alle ultime informazioni e le false notizie potrebbero essere legate a malintesi, perché a volte i sintomi del virus sono gli stessi di quelli dell'influenza – ha detto il portavoce -. Non dovremmo permettere che questa situazione diventi politica”. 

Le indicazioni del governo e dei leader religiosi

Nel frattempo, il portavoce del ministro della salute iraniano, Kianoush Jahanpour, dopo aver aggiornato a 99 i casi di contagio e a 15 il bilancio dei decessi, ha invitato la popolazione a rimanere nelle case perché “è più sicuro”. Gli esponenti religiosi sciiti, tra cui l'ayatollah Yussef Sanei, hanno invitato gli iraniani a non recarsi in luoghi pubblici, compresi quelli di natura religiosa, riferisce l'agenzia Irna. Un appello lanciato, sottolinea l'ayatollah, nel nome della Sharia così come del buon senso. Le autorità hanno consigliato alla popolazione di uscire di casa il meno possibile e comunque di non usare mezzi di trasporti pubblici. Intanto continuano a scarseggiare le mascherine protettive, nonostante il governo abbia detto che diversi milioni ne sono stati prodotti dopo lo scoppio dell'epidemia. 

Contagiato il vice ministro della Salute

Intanto, si è appreso che il viceministro della Salute dell'Iran, Iraj Harirchi, è stato contagiato dal coronavirus. Lo ha reso in un tweet Alireza Vahbzadeh, consigliere del ministro, sottolineando che Harirchi è stato in prima linea nel combattere il virus. Lo stesso viceministro, che in una conferenza stampa, che si è svolta nella giornata di ieri, appariva visibilmente provato, con tosse e sudorazione abbondante, ha confermato di essere il 99esimo contagiato e ha aggiunto che l'epidemia sarà sicuramente sconfitta. “Ieri ho cominciato ad avere la febbre, e i test hanno confermato che ho contratto il coronavirus -. Questo è un virus democratico che non fa differenze tra le autorità e il resto delle persone. Sicuramente questa epidemia sarà sconfitta”.