Attualità

AstraZeneca dimezzerà le dosi del vaccino anti Covid alla UE

Secondo fonti Ue, infatti, AstraZeneca dimezzerà le forniture alla Comunità Europea del secondo trimestre, portando le dosi da 180 milioni a 90.

Le rassicurazioni di AstraZeneca

“Le date di consegna, la frequenza e il volume possono subire alterazioni dovute ai processi di produzione e alle tempistiche dei processi di controllo qualità”. Lo afferma AstraZeneca in riferimento alla notizia di un taglio delle previste dosi di vaccino anti-Covid all’Ue per il secondo trimestre 2021.

“Così come annunciato la settimana scorsa – precisa l’azienda in una nota – stiamo continuamente aggiornando il nostro programma di consegna e informando la Commissione europea e il commissario Arcuri su base settimanale dei nostri piani per portare più dosi di vaccino in Europa nel più breve tempo possibile”.

Consegnati all’Italia 1,5 milioni di dosi consegnate in Italia

Il contratto con la Commissione europea, precisa AstraZeneca, “E’ stato siglato in Agosto del 2020 e in quel momento non era possibile fare una stima precisa delle dosi, che dipende dalla produttività degli impianti di produzione di un vaccino ad alta complessità biologica che non era stato mai prodotto”.

“Per quanto riguarda l’Italia, questa settimana supereremo 1,5 milioni di dosi consegnate e abbiamo l’obiettivo di superare i 5 milioni di dosi per la fine di marzo”.

20 milioni di dosi nel secondo trimestre

“Non siamo ancora in grado di fornire previsioni dettagliate per il secondo trimestre. In ogni caso AstraZeneca conferma che lavora con l’obiettivo di essere in linea con quanto indicato nel contratto” e “con l’obiettivo di consegnare all’Italia più di 20 milioni di dosi“.

Alla “complessità” per la produzione del vaccino, specifica nella nota di AstraZeneca riportata da Ansa, “si è aggiunta una produttività inferiore alle previsioni nello stabilimento destinato alla produzione europea, e per questo non siamo ancora in grado di fornire previsioni dettagliate per il secondo trimestre”.

In ogni caso, AstraZeneca conferma che “lavora con l’obiettivo di essere in linea con quanto indicato nel contratto”. “Prevediamo infatti che circa la metà delle dosi previste provengano dalla catena di approvvigionamento europea nella quale stiamo continuando a lavorare per aumentarne la produttività”.

“Il resto – conclude l’azienda – proverrà dalla nostra rete di approvvigionamento internazionale con l’obiettivo di consegnare all’Italia più di 20 milioni di dosi”.

Milena Castigli

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